In occasione dei 226 anni dalla morte di Maria Antonietta, avvenuta il 16 ottobre 1793, abbiamo selezionato le pellicole più belle che hanno ritratto questa figura mitica. Da L’Autrichienne di Pierre Granier Deferre fino a Marie Antoniette di Sofia Coppola, ecco i titoli da non perdere
In occasione del 226esimo anniversario della morte di Maria Antonietta, avvenuta il 16 ottobre 1793, abbiamo stilato la top five dei film che meglio la ritraggono.
Una figura mitica, una donna dalla femminilità spiccata, un personaggio poliedrico e dalle mille sfaccettature.
Per non dimenticarne le tante sfumature, rosa in primis come quelle che ha ben sottolineato Sofia Coppola nel suo cult movie Marie Antoniette (che ovviamente compare nella nostra lista), ecco i film più belli che raccontano la vita di Maria Antonietta.
Maria Antonietta (1938) di W. S. Van Dyke II
In Maria Antonietta diretto nel 1938 da W. S. Van Dyke II (e da Julien Duvivier, non accreditato) la figura della mitica Regina consorte di Francia viene delineata in maniera minuziosa.
Ogni aspetto della sua vita di corte è stato ricostruito nel dettaglio, dalle fastose location ricostruite ad arte alle migliaia di costumi e parrucche.
Negli anni Trenta, quando uscì, fu un successo stratosferico. Nonché uno dei film più costosi a livello di produzione: più di due milioni di dollari!
I produttori non riuscirono a ottenere il permesso di girare il film a Versailles, così dovettero ricostruire tutta la scenografia negli studios…
Per la sua interpretazione eccelsa di Maria Antonietta, Norma Shearer è stata nominata agli Oscar come miglior attrice per il 1938 (ma vinse Bette Davis con Figlia del vento. Però la Shearer si portò a casa la Coppa Volpi a Venezia).
Questa pellicola segue Maria Antonietta dai quattordici anni, età in cui viene concessa in sposa al Delfino di Francia Luigi Augusto, nipote del re Luigi XV, e l'accompagna fino all’ultimo momento di vita, quando con dignità affronta la morte il 16 ottobre 1793.
Maria Antonietta regina di Francia (1955) di Jean Delannoy
Maria Antonietta regina di Francia è la pellicola del 1955 diretta da Jean Delannoy.
Offre una ricostruzione storica particolarmente accurata e realistica della regina consorte di Francia, come affermato dalla storica francese Evelyne Lever, una delle massime esperte di Maria Antonietta.
La interpreta un’eccezionale Michèle Morgan che veste i panni di colei che - con disprezzo - veniva chiamata dal popolo l'Austriaca.
La pellicola restituisce quella figura sfaccettata e multiforme, da un lato sensibile, dall’altro superba e dall’altro ancora fragile nella sua intimità.
Una donna divisa tra la fedeltà al marito Luigi XVI e la passione bruciante che prova per il conte Fersen.
Il film fu presentato in concorso al Festival di Cannes 1956.
L’Autrichienne (1990) di Pierre Granier Deferre
L’Autrichienne è il film diretto nel 1990 da Pierre Granier Deferre che racconta con precisione storica davvero maniacale l’ultima parte della vita di Maria Antonietta. Quella più dolorosa, ossia la prigionia, il processo e infine la morte.
La sceneggiatura fu scritta a più mani da storici ed esperti della cultura e società del tempo, per restituire un quadro altamente realistico e ben documentato di allora.
Gli storici francesi André Castelot, già autore di una biografia approfondita su Maria Antonietta, e Alain Decaux, nono membro dell'Académie française, scrissero il plot.
La Regina fu interpretata da Ute Lemper, davvero in stato di grazia nei panni di Maria Antonietta vista nel suo periodo più buio, quello del declino. Periodo in cui tuttavia esce la vera essenza di una donna caparbia, orgogliosa e forte.
Marie Antoniette (2006) di Sofia Coppola
Marie Antoniette di Sofia Coppola è il biopic sui generis che la regista girò nel 2006.
La pellicola rilegge in chiave pop la vita di corte di Maria Antonietta, soffermandosi sul suo difficile ingresso a Versailles nella primavera del 1770 e seguendola fino allo scoppio della rivoluzione e al suo trasferimento al Palazzo delle Tuileries, il 6 ottobre 1789.
Maria Antoinetta fatica ad adattarsi alla rigida etichetta francese così, per sopportarne il rigore, la noia e la freddezza del marito (dedito solo alle battute di caccia), diventa una party girl.
Feste, pasticcini variopinti, shopping sfrenato e “incipriamenti” di parrucche varie scandiscono le giornate di Maria Antonietta.
E la sua storia viene raccontata nella maniera più deliziosa che ci sia: la palette cromatica è quella delle tinte pastello, prediligendo i toni del rosa, dell’azzurro, del beige e del verde dei macarons di Ladurée. Una vera e propria bandiera della femminilità più svolazzante!
Anche la scelta della colonna sonora è innovativa poiché inaspettata per un film in costume: brani rock e pop degli anni ’80 e ’90 ma anche pezzi indie degli anni 2000, per un tappeto sonoro originale e coinvolgente. In cui spicca I want Candy dei Bow Wow Wow.
Addio mia regina (2012) di Benoît Jacquot
Addio mia regina è la pellicola diretta nel 2012 da Benoît Jacquot che si basa sull'omonimo romanzo di Chantal Thomas.
Ambientata a Versailles nel luglio del 1789, periodo in cui c’è odore di rivoluzione.
Negli ambienti vicini alla corona l’agitazione cresce a dismisura e diventa palpabile. Si incomincia a escogitare piani di fuga e la corte pensa al peggio.
Sidonie Laborde è una delle dame della regina Maria Antonietta che viene incaricata dalla sovrana in persona di fingersi un’altra.
Dovrà vestire i panni della favorita della regina, la duchessa de Polignac, mentre quest'ultima tenta la fuga.
La pellicola è stata presentata nel 2012 come film di apertura in concorso per l'Orso d'oro al 62° Festival internazionale del cinema di Berlino.
Maria Antonietta è interpretata da Diane Kruger mentre la coprotagonista, Sidonie Laborde, è Léa Seydoux.