Ambientato nello Spazio, “Ad Astra” vede Brad Pitt impegnato nella ricerca del padre scomparso (e nel salvataggio dell’umanità)
Nelle sale italiane dal 26 settembre, “Ad Astra” è il nuovo film di fantascienza diretto da James Gray, già firma di piccoli capolavori come “Little Odessa” e “I padroni della notte”.
Con Brad Pitt nei panni del protagonista, l’attesa pellicola racconta la storia di Roy McBride, ingegnere spaziale che attraversa lo Spazio alla ricerca del padre, scomparso vent’anni prima nel corso di una missione. Tuttavia, la scoperta di una minaccia che incombe sull’umanità scombinerà i suoi piani.
“Ad Astra”: il cast
A dare il volto a Roy McBride è Brad Pitt. Un attore che non ha certo bisogno di presentazioni, e che è ora nelle sale oltre che con “Ad Astra” anche con “C’era una volta ad Hollywood”. Attore e produttore cinematografico classe 1963, è il cowboy autostoppista in “Thelma & Louise” del 1990; negli anni successivi prende parte a grandi successi come “Vento di passioni” di Edward Zwick e “Intervista col vampiro” di Neil Jordan. Le sue interpretazioni più lodate sono però quelle in “Seven” di David Fincher e in “L'esercito delle 12 scimmie” di Terry Gilliam (che gli vale un Golden Globe come miglior attore non protagonista e una candidatura all’Oscar).
Il pubblico, Brad Pitt lo conosce per “Fight Club”, per la trilogia di “Ocean’s” di Steven Soderbergh, per “Troy”, per “Mr. & Mrs. Smith” (che segna l’inizio della sua storia d’amore con Angelina Jolie) e per “Il curioso caso di Benjamin Button”. Alla sua carriera da attore, Brad Pitt affianca quella di produttore: “The Departed - Il bene e il male” e “La grande scommessa” ricevono entrambi una candidatura all’Oscar, “12 anni schiavo” conquista l’ambita statuetta.
Al suo fianco, in “Ad Astra” troviamo Tommy Lee Jones nei panni di Clifford McBride, Oscar come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione nel film “Il fuggitivo” e noto come l’Agente K di “Men in Black”. Diversi i successi a cui ha preso parte nella sua lunga carriera, da “JFK - Un caso ancora aperto” ad “Assassini nati - Natural Born Killers”, da “Batman Forever” a “Jason Bourne”. Il colonnello Pruitt è Donald Sutherland, Premio Oscar alla carriera nel 2017 prossimamente al cinema anche con “The Burnt Orange Heresy” dell’italiano Giuseppe Capotondi, mentre nei panni di Eve McBride troviamo Liv Tyler, modella e attrice nota come la Arwen Undomiel, principessa degli Elfi di Gran Burrone, della trilogia cinematografica de “Il Signore degli Anelli”.
“Ad Astra”: il regista
A dirigere “Ad Astra” è James Gray, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense di famiglia ebraica ucraina. L’esordio avviene quando ha soli 25 anni, con “Little Odessa”: budget ridotto all’osso e cast d’eccezione (Tim Roth, Vanessa Redgrave, Maximilian Schell e Edward Furlong) fanno urlare alla nascita di una nuova star, e azzardano un paragone con Martin Scorsese.
Tuttavia, i suoi successivi lavori vengono un po’ sottovalutati: “The Yards” (con Mark Wahlberg, Joaquin Phoenix, Charlize Theron, James Caan, Faye Dunaway, Ellen Burstyn) non bissa il successo dell’esordio, e “I padroni della notte” passa in sordina. Nel 2008, un netto cambio di genere: James Gray dirige “Two Lovers”, dramma sentimentale ispirato a Dostoevskij con Joaquin Phoenix e Gwyneth Paltrow.