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I migliori film di Giancarlo Giannini

Cinema

Attore, regista, sceneggiatore, doppiatore e tanto altro ancora: Giancarlo Giannini è un’icona del cinema italiano. Ripercorriamone la carriera attraverso i suoi migliori film

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Sei David di Donatello, cinque Nastri d’argento e cinque Globi d’oro e una nomination agli Oscar come miglior attore nel 1977, Giancarlo Giannini è una vera icona del cinema. Attore, regista, sceneggiatore, doppiatore, scrittore: impossibile definire con un’unica parola i tanti volti e le tante sfaccettature di uno dei più grandi artisti nati nel nostro Paese e diventati dei miti internazionali.

Nel corso della sua lunga e straordinaria carriera, Giancarlo Giannini ha interpretato ruoli diversissimi tra loro: dall’operaio all’imprenditore di successo, al boss mafioso. Inoltre, è noto anche per la sua grande disinvoltura nel recitare in numerosi dialetti, sia del sud che del nord Italia. Dopo gli esordi nel 1965 con il film “Libido” e, in tv, con lo sceneggiato “David Copperfield”, diventa fondamentale l’incontro con Lina Wertmüller, che lo vorrà in molti dei suoi film, a partire dal primo, il musicarello “Rita la zanzara”. L’attore è attualmente al cinema con “Tulipani - Amore, onore e una bicicletta” diretto dal premio Oscar Mike van Diem e l’abbiamo appena visto nella serie tv prodotta, diretta e interpretata da George Clooney “Catch 22”. Abbiamo selezionato, su oltre cento pellicole, otto tra i film più significativi di Giancarlo Giannini

  • Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) (1970)
  • Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972)
  • Film d’amore e d’anarchia (1973)
  • Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974)
  • Pasqualino Settebellezze (1975)
  • L’innocente (1976)
  • Mi manda Picone (1984)
  • La cena (1988)

Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) (1970)

Il film che consacra Giancarlo Giannini come attore è “Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) di Ettore Scola. Oreste, muratore comunista, sposato con Antonia, una donna più vecchia di lui, si innamora di Adelaide, una bella fioraia. Tutto procede liscio finché non arriva Nello, attraente pizzaiolo toscano. Uno dei più grandi film di Ettore Scola, che riesce a mescolare sapientemente la commedia all’italiana con punte di humor nero e di grottesco. Straordinari gli interpreti: Marcello Mastroianni, premiato a Cannes, Monica Vitti, vincitrice del Globo d’Oro. Giancarlo Giannini, nei panni del pizzaiolo Nello si fa conoscere come attore comico e ottiene la candidatura ai Nastri d’argento.

Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972)

Film che fa parte dei grandi cult del cinema italiano, Lina Wertmüller dirige la coppia Giancarlo Giannini-Mariangela Melato, che diventa una delle più celebri e riuscite di sempre. Mimì è un operaio siciliano che viene licenziato a causa delle sue idee politiche. Emigra a Torino e viene assunto in fabbrica. Qui diventa amante di Fiore, da cui avrà un figlio. Tornato a Catania, scopre che la moglie è incinta di un finanziere napoletano e allora ne seduce la moglie, mettendola incinta. Quando si mette a servizio di un mafioso per fargli vincere le elezioni, l’amante lo lascia. David di Donatello, Nastro d’argento, e Globo d’oro per entrambi i protagonisti, Giannini si aggiudica anche la Grolla d’oro.

Film d’amore e d’anarchia (1973)

Ancora un film con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato e la regia di Lina Wertmüller. Agli inizi degli anni Trenta Antonio Soffiantini, detto Tunin, un contadino lombardo scioccato per l'uccisione di un amico da parte dei carabinieri, va a Roma per uccidere Mussolini. Lo ospita in casa Salomé, una prostituta. Tunin viene arrestato e pestato in carcere fino alla morte. Verrà fatta passare per un suicidio. Premio per la migliore interpretazione maschile a Giancarlo Giannini a Cannes e ai Nastri D'argento.

Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974)

Squadra che vince non si cambia e la coppia formata da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato torna in “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, per la regia della “solita” Lina Wertmüller. Dopo un naufragio, un marinaio rozzo e comunista e una ricca signora milanese si trovano soli su un’isola deserta del Mediterraneo. La donna, che prima dava ordini all’uomo, adesso ne diventa la schiava, ribaltando la situazione. La pellicola ha un grande successo di critica e di pubblico e si aggiudica un David di Donatello per le musiche. Del film è stato fatto anche un remake con Adriano Giannini (figlio di Giancarlo) e Madonna, con la regia di Guy Ritchie, che però non ha avuto lo stesos successo.

Pasqualino Settebellezze (1975)

Il film dei record è “Pasqualino Settebellezze”, con Giannini nei panni di un guappo napoletano viscido e opportunista, sopravvissuto ai lager nazisti. L’uomo, tornato a Napoli, trova che le sue sette sorelle (non proprio bellissime) sono coinvolte in un giro di prostituzione insieme alla madre. La pellicola ebbe un grandissimo successo anche all’estero, tanto da essere candidata a 4 Premi Oscar, tra cui quello per la regia a Lina Wertmüller, prima donna in assoluto a ricevere la nomination nella categoria. Giancarlo Giannini ottenne la candidatura come miglior attore protagonista.

L’innocente (1976)

Tra i grandi registi con cui ha lavorato Giancarlo Giannini, anche Luchino Visconti, nell’ultimo film da lui diretto, “L’innocente”, tratto dall’omonimo romanzo di Gabriele D’Annunzio. Una storia di tradimenti nell’aristocrazia di fine Ottocento con Giannini nei panni del protagonista Tullio Hermil, la moglie Giuliana è Laura Antonelli. “L’innocente” fu presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Cannes due mesi dopo la scomparsa di Luchino Visconti. David di Donatello al miglior musicista.

Mi manda Picone (1984)

Giannini ha continuato sempre ad alternare commedie all’italiana a film impegnati, riuscendo a mostrare ogni volta un lato diverso della propria personalità. In “Mi manda Picone” di Nanni Loy è Salvatore Cannavacciuolo, un disoccupato che vive di espedienti, debitore di Pasquale Picone, un operaio dell’Italsider scomparso nel nulla dopo essersi dato fuoco per protestare contro il proprio licenziamento. Insieme alla vedova, interpretata da Lina Sastri, Cannavacciuolo scoprirà che Picone era molto di più di quello che credevano tutti. Tre David di Donatello, tra cui quello come miglior attore per Giancarlo Giannini, e quattro Nastri d’argento.

La cena (1988)

Ettore Scola mette in piedi una commedia corale con alcuni dei più grandi nomi del periodo: Vittorio Gassmann, Fanny Ardant, Eros Pagni, Giancarlo Giannini, Riccardo Garrone, Stefania Sandrelli. Le storie di varie famiglie si intrecciano all’interno del ristorante “Arturo al Portico” gestito da Flora. Scorrono sulle schermo una serie di vizi e virtù degli italiani che dimostrano che, seppur di idee politiche opposte o di classi sociali differenti, non siamo poi così diversi gli uni dagli altri.