I migliori film di Alessandro Gassmann

Cinema

Figlio di uno dei più grandi attori italiani, Alessandro Gassmann ha saputo ritagliarsi un ruolo tutto suo nel cinema italiano

Avere come padre uno dei più grandi attori italiani di sempre non è un’eredità facile da portare ma Alessandro Gassmann è riuscito a farsi spazio con la propria identità e ad essere riconosciuto per le proprie capacità e non solo per essere “il figlio di”. Nato dalla relazione tra Vittorio Gassmann e l’attrice francese Juliette Mayniel, Alessandro non poteva che essere un mix di fascino, eleganza e talento. Il debutto al cinema arriva proprio con un film scritto diretto e interpretato insieme a suo padre Vittorio, “Di padre in figlio”, del 1982. Una pellicola autobiografica in cui i due Gassmann si raccontano insieme a tutti i loro amici. C’è anche tanto teatro nella vita di Alessandro Gassmann e proprio Vittorio è stato il suo maestro presso la Bottega Teatrale di Firenze. Successivamente, Alessandro ha intrapreso una carriera con le sue gambe, affermandosi soprattutto come attore di commedie, genere di cui Vittorio Gassmann è stato un grande esponente. Oggi l’attore si divide tra il cinema, il teatro (da diversi anni anche come regista) e la tv, ottenendo consensi sia da parte del pubblico che della critica. Nel corso della sua lunga carriera, Alessandro Gassmann ha recitato in circa 50 film, abbiamo selezionato i più significativi

  • Il bagno turco
  • Caos calmo
  • Razzabastarda
  • I nostri ragazzi
  • Il nome del figlio

Il bagno turco (1997)

Alessandro Gassmann è il protagonista del primo film di Ferzan Ozpetek, “Il bagno turco”. Nel film è Francesco, un architetto brillante che riceve in eredità da una zia un bagno turco a Istanbul. Arrivato in città per vendere l’immobile, scopre una cultura che gli era completamente estranea e ne rimane affascinato. Scopre una nuova identità anche grazie a Mehmet, di cui si innamora follemente. Un film intenso e delicato che fa conoscere uno dei registi più bravi degli ultimi vent’anni e che conferma Alessandro Gassmann come attore carismatico e di successo.

Caos calmo (2008)

Dopo una serie di commedie, molte delle quali girate con l’amico Gianmarco Tognazzi, Alessandro Gassmann viene scelto da Aurelio Grimaldi per il ruolo di Paolo Paladini nell’adattamento cinematografico del romanzo premio Strega di Sandro Veronesi “Caos calmo”. Il ruolo del protagonista è affidato a Nanni Moretti. La storia è quella dell’elaborazione della perdita della moglie da parte di Pietro, rimasto vedovo con una figlia. Il film ottiene un grande successo di critica e di pubblico e Alessandro Gassmann si aggiudica il David di Donatello, il Nastro d’argento e il Ciak d’oro come miglior attore non protagonista. Inoltre, per la sua interpretazione vince anche il Globo d’oro speciale.

Razzabastarda (2013)

Con “Razzabastarda”, Alessandro Gassmann debutta anche come regista e racconta la storia di Roman - interpretato dallo stesso Gassmann - un immigrato rumeno in Italia da trent’anni che si trova coinvolto nel giro dello spaccio di droga. Il film, girato in bianco e nero, ottiene una serie di premi e riconoscimenti, tra cui la nomination come miglior regista esordiente sia ai David di Donatello che ai Nastri d’argento. Gassmann si aggiudica il Globo d’oro come miglior attore protagonista.

I nostri ragazzi (2014)

Nel 2014 l’attore è uno dei protagonisti del film di Ivano De Matteo “I nostri ragazzi”. Nel cast, anche Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e Barbora Bobulova. Liberamente ispirato a “La cena” di Herman Koch, è la storia di due fratelli (Gassmann e Lo Cascio) che si trovano a dover fare i conti con un atto di violenza perpetrato dai rispettivi figli ai danni di un mendicante. Da quel momento, l’equilibrio delle famiglie viene sconvolto. La pellicola viene apprezzata molto dalla critica e Alessandro Gassmann ottiene il Nastro d’argento come miglior attore protagonista.

Il nome del figlio (2015)

Nel 2015, Alessandro Gassmann torna alla commedia con “Il nome del figlio” di Francesca Archibugi. In questo film corale, ispirato al francese “Cena tra amici”, a sua volta adattamento di una pièce teatrale, l’attore è Paolo Pontecorvo, figlio di un parlamentare di sinistra, che aspetta un figlio dalla moglie Simona (Micaela Ramazzotti). In occasione di una cena, a cui partecipano i loro più cari amici, Paolo decide di fare uno scherzo e dice a tutti che il nascituro si chiamerà Benito. Gli equivoci generati dalla notizia fanno emergere situazioni nascoste e scelte personali ambigue. Anche per questo ruolo, Gassmann ottiene la candidatura ai David di Donatello e si aggiudica il Nastro d’argento come miglior attore protagonista.

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