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Francesco Mandelli, da "Nongio" a regista di Bene ma non benissimo

Cinema

Andrea Cominetti

Alla scoperta della carriera dell'ex vj di Mtv, ospite della trasmissione 100X100CINEMA condotto da Francesco Castelnuovo 

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Francesco Mandelli è diventato grande e, per festeggiare il traguardo dei 40 anni, si è regalato il suo primo film da regista. «Bene ma non benissimo» è il titolo della pellicola, presentata dall’ex vj di Mtv (ora attore, sceneggiatore, musicista, conduttore televisivo e scrittore) nella trasmissione 100X100CINEMA condotto da Francesco Castelnuovo, in onda ogni giorno alle ore 21.00 su Sky Cinema.

La pellicola tratta il tema del bullismo attraverso la storia di Candida, una 15enne orfana di madre che si trasferisce con il padre a Torino. Qui, però, la ragazza viene subito presa di mira dai bulli della classe, trovando conforto soltanto in un altro coetaneo, oggetto di bullismo proprio come lei.

Il debutto in Tv e la nascita del “Nongio”

Ma chi è Mandelli? Nato a Erba, in provincia di Como, nel 1979, inizia la propria carriera in Tv nel 1998, quando debutta alla conduzione del programma di Mtv Italia «Tokusho», accanto ad Andrea Pezzi (fidanzato storico di Cristiana Capotondi).

Qui, veste i panni del "nongiovane", soprannome con cui viene conosciuto dal pubblico di MTV e che poi, per abbreviazione, diventerà “nongio".

L’approdo al cinema e i primi ruoli sul grande schermo


L’approdo al cinema è, invece, di un anno successivo. Nel 1999, infatti, Mandelli è nel cast di «Tutti gli uomini del deficiente» di Paolo Costella, accanto a Claudia Gerini, Maurizio Crozza e Aldo, Giovanni & Giacomo.

Successivamente viene scelto anche per interpretare «Ora o mai più» di Lucio Pellegrini (2003), «Manuale d’amore» di Giovanni Veronesi (2005) e una serie di cinepanettoni, tra cui «Natale a New York» di Neri Parenti (2006), il primo film dopo la storica separazione tra Massimo Boldi e Christian De Sica.

La consacrazione con «I soliti idioti»

La consacrazione artistica è, però, successiva e coincide con il successo de «I soliti idioti»: sit-com demenziale interpretata assieme a Fabrizio Biggio e trasmessa per quattro stagioni da Mtv.

Qui, Mandelli dà vita a una serie di maschere particolarmente riuscite (tra tutte, quella dell’imprenditore romano Ruggero De Ceglie, con il suo proverbiale «Dai ca**o!», rivolto all’ignavo figlio Gianluca), che diventano vere e proprie icone. Al punto da sbarcare al cinema, in due film ad hoc («I soliti idioti - Il film» e «I 2 soliti idioti»), entrambi campioni d’incassi.

Gli ultimi impegni


Ultimamente Mandelli ha diversificato i propri impegni, dedicandosi prima alla stesura di un libro dedicato alla figlia, nata nel 2015 («Mia figlia è un’astronave»), poi al teatro, portando in scena un monologo scritto dal drammaturgo americano Will Eno dal titolo «Proprietà e atto».