Morto Stalin se ne fa un altro, il caos dopo il dittatore

Cinema

Martedì 19 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Due va in onda la black comedy con Steve Buscemi che racconta con toni satirici i giorni successivi alla morte del dittatore sovietico.

Cosa succede, di solito, alla morte di un capo assoluto? Nella maggior parte dei casi è il caos, perché si scatenano sanguinose guerre di successione, in cui i potenziali candidati e quanti sperano di migliorare la propria posizione perdono ogni contegno e fanno il possibile per tirare acqua al proprio mulino.


Non faceva eccezione l’Unione Sovietica, come dimostrano i fatti (in parte romanzati) raccontati in Morto Stalin se ne fa un altro, black comedy diretta dal regista e sceneggiatore scozzese Armando Iannucci, in prima tv martedì 19 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Due (canale 302).


Come si può intuire dal titolo, il film in questione, che può vantare un notevole cast costituito da professionisti del set come Steve Buscemi, Michael Palin, Jeffrey Tambor e Olga Kurylenko, narra i travagliati giorni che sono seguiti alla morte di Iosif Stalin, di fatto capo supremo dell’Unione Sovietica fino alla sua morte il 5 marzo del 1953.


Fra i personaggi che danno vita al grottesco teatro del potere che segue alla morte del temuto dittatore troviamo politici, militari e direttori dei servizi segreti vari, da Nikita Chruščëv a Lavrentij Beria, passando per Vjačeslav Molotov e Georgij Malenkov, senza dimenticare i figli Svetlana e Vasilij.


Il delicato materiale storico è trattato dal regista con perizia, grazie a un approccio che mescola i toni della satira e della dark comedy, forse l’unico modo per raccontare di un periodo e di un passaggio storico tanto drammatici quanto grotteschi.

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