I Villeggianti, ritratto inquieto di famiglia di Valeria Bruni Tedeschi

Cinema

Il 7 marzo arriva in sala I villeggianti, il quarto capitolo della molto personale produzione registica di Valeria Bruni Tedeschi. In questa intervista l'attrice/regista ci parla del suo nuovo film

Il 7 marzo arriva in sala I villeggianti, il quarto capitolo della molto personale produzione registica di Valeria Bruni Tedeschi, che dimostra una volta di più tutta l'audacia necessaria a fare della propria autobiografia, dei suoi drammi e delle sue debolezze, una narrazione dagli echi universali. Dirigendo un cast stellare, in cui spiccano Riccardo Scamarcio e Valeria Golino, l'attrice italo-francese mette in scena brani e (veri) protagonisti della propria vita, con una spudoratezza struggente e sincera che è pari soltanto al coraggio che ci vuole a rappresentarla.

Siamo in una villa sulla riviera francese. Un luogo che sembra fuori dal tempo e anche isolato dal resto del mondo. Anna (Valeria Bruni Tedeschi) la raggiunge con la figlia per alcuni giorni di vacanza. In mezzo ai familiari, agli amici e al personale di servizio, la donna deve riuscire a gestire la recente fine del suo matrimonio e la preparazione del suo prossimo film. Ma non è facile, perché l'ambiente è famigliare ma non lo sono i pensieri e gli equilibri. E così Anna prende atto che dietro le risate, le discussioni e i segreti che aleggiano nell'aria si celano paure, desideri e rapporti di potere che nessuno è intenzionato a ridimensionare.

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