Omaggio a John Cassavates su Sky Cinema Classics

Cinema
Mia Farrow e John Cassavetes in una scena tratta da "Rosemary's Baby"
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A trent’anni dalla morte, Sky Cinema Classics ricorda il regista e attore John Cassavates con una delle sue belle interpretazioni, quella di Rosemary’s Baby, il film capolavoro di Roman Polansky. Appuntamento domenica 3 febbraio in prima serata

L’omaggio di Sky Cinema Classics

Il 3 febbraio 1989 si spegneva a Los Angeles l’attore, regista e sceneggiatore statunitense John Cassavetes. Nel 30° anniversario della sua scomparsa, Sky Cinema Classics gli rende omaggio con una delle sue più celebri interpretazioni, quella in ROSEMARY’S BABY, celebre horror che porta la firma di Roman Polanski e che vede protagonista Mia Farrow che, dopo il trasferimento in un nuovo lussuoso appartamento, inizia ad essere impaurita dal comportamento dei nuovi vicini e del marito (Cassavetes) per arrivare presto alla conclusione di essere vittima di un complotto e incinta del Diavolo.

Il cinema di Cassavetes

Il linguaggio rivoluzionario di Cassavetes, intriso di spirito libertario e teso a fare a pezzi la magnifica menzogna della macchina hollywoodiana anni '50 inizia fin dal suo esordio nel mondo del cinema, con quel suo Ombre del 1960 che diede avvio al suo inarrestabile mito. I suoi capisaldi sarebbero stati intimismo e quotidianità nella scelta dei soggetti. I suoi copioni erano aperti alle improvvisazioni degli attori, la sua macchina da presa era mobilissima e nervosa, le sue opere erano il frutto di una ''fatica'' collettiva, con gli attori al centro. Scavava nei loro volti per rubarne istanti, accenni, per raccontare i tormenti dell’incomunicabilità, come in Scia d’Amore (Orso d'Oro 1984), ma anche Volti del 1968, Mariti del 1970, Minnie and Moskowitz sempre del 1972, Una moglie del 1975, L'assassinio di un allibratore cinese del 1976, Una notte d’estate del 1980 (Leone d'Oro). Dirige Il grande imbroglio del 1985 recita in alcuni dei suoi film Mariti, Scia d'amore e si limita ad apparire in Quella sporca ultima notte del 1975, Mikey and Nicky del 1976, The Fury del 1978, Incubus. Il potere del male e Di chi è la mia vita?, entrambi del 1981, La tempesta del 1982) e Marvin and Tige del 1984. Un cinema di ''famiglia'', il suo, in cui partecipavano, con ruoli diversi habitué come la moglie Gena Rowlands (con il regista dal '54 al '69, anno della sua morte, a 60 anni), Peter Falck e Ben Gazzarra

La trama di Rosemary’s Baby

Il film del 1968 è stato diretto da Roman Polanski. Tratto dall’omonimo romanzo di Ira Levin, a cui è estremamente fedele, è considerato l’opera migliore del regista polacco. Rosemary (Mia Farrow) e Guy (John Cassavetes) Woodhouse sono una giovane coppia affiatata appena trasferitasi a New York. I due, pieni di speranze ed entusiasti del loro nuovo appartamento acquistato, sono pronti a cominciare la loro nuova vita. La loro avventura però inizia in maniera un po’ turbolenta quando, fuori dalla loro nuova casa, vedono il cadavere di una giovane donna che si è gettata dal palazzo. Sebbene questa scena metta a disagio la giovane coppia, ecco che a far salire loro il morale intervengono Minnie (Ruth Gordon) e Roman Castevet (Sidney Blackmer). Questi ultimi sono una coppia di buffi ma simpatici anziani e vicini dei neo trasferiti. Rosemary e Guy si riprendono dall’orrido evento al quale hanno assistito, grazie ai Castevet, i quali sembrano aver preso a cuore i giovani dimostrandosi disponibili a fare qualsiasi cosa per rendere il loro soggiorno nella nuova città il più piacevole possibile. La vita dei Woodhouse sembra andare a gonfie vele: Guy, attore teatrale, ottiene una parte molto importante in una commedia e la bella Rosemary rimane incinta. Quando sembra che niente possa andare storto, ecco che Rosemary inizia ad avere strani incubi e percezioni inquietanti. Sebbene provi a sfogarsi con il compagno e la coppia di nuovi amici, non viene presa sul serio. Semplicemente tutte queste stranezze vengono attribuite ad uno stress pre parto. Il solo che sembra dar retta a Rosemary è il suo amico Hutch (Maurice Evans). Un giorno però Hutch si ammala si ammala misteriosamente. Le paure di Rosemary, da quel momento, aumentano e i suoi incubi si fanno sempre più reali. I Castevet, nel tentativo di aiutarla, consigliano alla giovane donna il loro medico di fiducia, il Dottor Sapirstein (Ralph Bellamy). Quest’ultimo, stranamente, sembra prendere da subito a cuore la salute di Rosemary. Nonostante apparentemente la giovane donna sia protetta e amata, un sesto senso di terrore non riesce ad abbandonarla. La paura aumenta anche nei confronti del bambino che sta per nascere. Tutto ciò che la circonda sembra la stia per fare a pezzi. Rosemary deve quindi combattere con questo forte senso di angoscia e terrore che man mano le fa perdere sempre di più il controllo della situazione.

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