Un sacchetto di biglie: la Shoah vista dai bambini

Cinema

Appuntamento in prima tv, domenica 27 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno - Dal romanzo di Joseph Joffo, il sorprendente viaggio di due giovani fratelli di origini ebrea, attraverso la Francia occupata dai nazisti degli anni 40. Joseph e Maurice vivono serenamente la loro infanzia fino a quando il padre (Patrick Bruel) dice loro che devono intraprendere un lungo viaggio attraverso la Francia per sfuggire alla cattura da parte dei nazisti. Saranno costretti a non dover mai ammettere di essere ebrei e dovranno affrontare innumerevoli difficoltà per sopravvivere

Bisogna lasciare la speranza a quelli che ci leggono, mostrare loro che con molto coraggio si può sopravvivere''. Ne è convinto Joseph Joffo che nel 1973 ha raccontato nel suo romanzo per ragazzi Un sacchetto di biglie, la vera odissea attraverso la Francia tra fughe, nascondigli, prigionie e rinascite, vissuta da bambino, essendo di religione ebraica, tra il 1941 e il 1944 insieme al fratello di due anni più grande, Maurice, per salvarsi dai tedeschi. Il libro, bestseller mondiale, che ha venduto oltre 20 milioni di copie in 22 Paesi era già stato adattato per il grande schermo nel 1975 da Jacques Doillon, una versione che aveva lasciato insoddisfatto Joffo.  Nel 2018 è tornato nei cinema grazie al regista Christian Duguay ed ora si appresta a sbarcare sugli schermi di Sky. L’appuntamento è per il 27 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno.

Nel cast di questa nuova versione del romanzo di Joffo, insieme ai due giovani e bravissimi protagonisti Dorian Le Clech e Batyste Fleurial Palmieri, ci sono nel ruolo dei genitori due star del cinema francese come Patrick Bruel e Elsa Zylberstein e lontano dai loro soliti registri leggeri, in ruoli di contorno centrali per la storia, Christian Clavier e Kev Adams.

Il sacchetto di biglie del titolo, rappresenta la vita serena che si lascia alle spalle Joseph, 10 anni (Le Chlech), quando il padre Roman (Bruel), parrucchiere di origine russa, che in gioventù era già scampato ai pogrom, gli dice che insieme al fratello Maurice (Fleurial Palmieri), deve lasciare Parigi, ormai troppo pericolosa per gli ebrei, e partire per raggiungere la “zona libera” dai tedeschi, Nizza, dove la famiglia si sarebbe riunita. Inizia così per i due bambini un lungo viaggio fra continui e pericoli che dopo Nizza, li porta, fra le varie tappe, a doversi nascondere in una colonia, essere arrestati dopo una sortita in auto insieme a Ferdinand (Kev Adams) giovane ebreo partigiano e rifugiarsi in un paesino a casa di un inconsapevole collaborazionista. Un percorso nel quale oltre alla guida e all'amore, anche da lontano, dei genitori, li aiutano incontri con persone che disinteressatamente li aiutano, da un parroco di campagna, a un medico che ritrova con loro la sua dignità (Clavier).

Il regista Duguay che ha già dimostrato in film come Belle & Sebastien - L'avventura continua, di avere una particolare abilità a dirigere i bambini, mostra la storia della prospettiva dei due fratelli, rispetta l’intensità del racconto, evita la retorica e dà spazio alle sfaccettature dei legami emotivi e familiari.

Spettacolo: Per te