Oscar 2021, chi è Glenn Close, candidata come Miglior Attrice non Protagonista

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Per la grande attrice è arrivata l’ ottava nomination agli Oscar. Questa volta come non protagonista per il film di Ron Howard, "Elegia americana". All'ambita statuetta era andata vicina nel 1988 nei panni della marchesa Isabelle de Merteuil in "Le relazioni pericolose", Vediamo quali sono state le sue maggiori e convincenti interpretazioni nel corso della sua carriera

Se c’è un’attrice che riesce sempre a stupirci, questa è senz’altro Glenn Close. Perché resta e rimane non soltanto una delle interpreti più versatili del cinema mondiale ma soprattutto una di quelle dotate di un’eccezionale talento. Per questo non stupisce che per questi Oscar 2021, l’attrice sia una delle favorite alla vittoria finale nella categoria delle non protagoniste femminili. Si tratta della sua ottava nomination arrivata per il discusso film di Ron Howard, Elegia americana. Una pellicola che non ha convinto completamente la critica, unanime invece nel considerare eccezionale la prova della Close. É davvero difficile in realtà che questa magica interprete possa sbagliare un ruolo. Eppure la Close non ha mai ricevuto l’ambita statuetta, pur meritandola in interpretazioni eccellenti e mai ripetitive.


Vediamo quali sono le più celebri:
 

• Mamaw Vance in "Elegia Americana"

• Joan Castleman in "The Wife - Vivere nell'ombra"

• Crudelia De Mon in “La carica dei 101 - La carica dei 102 - Un nuovo colpo di coda”

• Crudelia De Mon in “La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera”

• Marchesa Isabelle de Merteuil in “Le relazioni pericolose”

• Alex Forrest in “Attrazione fatale”

• Iris Gaines in “Il migliore”

• Sarah Cooper in “Il grande freddo”

• Jenny Fields in “Il mondo secondo Garp”

Mamaw Vance in "Elegia Americana"

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Una storia di famiglia, tra violenze, povertà, dipendenze e capacità di rinascita, in cui per la prima volta insieme recitano Glenn Close e Amy Adams, che oltre al grande talento hanno in comune l'essere state nominate varie volte all'Oscar (sette volte Glenn Close, sei Amy Adams) senza aver mai vinto la statuetta. Centrale il confronto con 'Mamaw', la nonna (Glenn Close, che per il ruolo si è sottoposta anche una trasformazione fisica con ore di trucco), donna forte e punto di riferimento; la madre Beverly (Adams), tanto intelligente quanto instabile e la sorella Lindsay (Haley Bennett), capace di trovare un proprio equilibrio.

Joan Castleman in “The Wife - Vivere nell'ombra”

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Il ruolo di Joan Castleman in “The Wife - Vivere nell'ombra” la consacra infine nell’Olimpo delle attrici più apprezzate nel panorama internazionale. Il film, ispirato all'omonimo romanzo di Meg Wolitzer e diretto dal regista regista svedese Björn Runge, racconta la storia della moglie di un noto scrittore, vincitore del Nobel per la letteratura. Mentre si prepara ad accompagnare il marito a Stoccolma, Joan Castleman rivive i suoi 40 anni di matrimonio e tutti i sacrifici, i tradimenti e le bugie che ha dovuto sopportare per il successo del marito. “The Wife - Vivere nell'ombra” è stato presentato al Festival di Toronto 2017 e poi distribuito nelle sale nel 2018 e concorrerà certamente agli Oscar. In questo film, l'interpretazione di Glenn Close è stata ritenuta da alcuni critici come una tra le migliori della sua carriera, tanto da averle fatto ottenere il Golden Globe 2019. Non a caso l’artista è anche tra le le favorite per la nomination agli Oscar 2019 come migliore attrice protagonista

Crudelia De Mon in “La carica dei 102 - Un nuovo colpo di coda”

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Di nuovo nei panni di Crudelia De Mon nel film “La carica dei 101 - La carica dei 102 - Un nuovo colpo di coda”, Glenn Close interpreta con una vena di comicità adatta al genere la malvagia protagonista nemica dei cani. 

Crudelia De Mon in “La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera

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Con l’interpretazione di Crudelia De Mon in “La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera”, Glenn Close conquista la notorietà internazionale e una candidatura al premio Golden Globe, confermandosi come un’attrice di talento, in grado di calarsi in qualunque parte. Il film del 1996 conquista anche il box office e incassa più di 320 milioni di dollari. 

Marchesa Isabelle de Merteuil in “Le relazioni pericolose”

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Glenn Close veste ancora i panni della cattiva nel film “Le relazioni pericolose” del 1988, al fianco di John Malkovich e Michelle Pfeiffer. In questa pellicola interpreta la Marchesa Isabelle de Merteuil, antieroina malvagia, cinica, libertina e manipolatrice.

Alex Forrest in “Attrazione fatale”

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Con Alex Forrest in “Attrazione fatale”, Glenn Close inizia a vestire i panni di personaggi femminili negativi, cosa che le riesce particolarmente bene, dato che l’interpretazione le fa ottenere nuovamente la nomination agli Oscar. 

Iris Gaines in “Il migliore”

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Anche il ruolo di Iris Gaines nel film “Il migliore” le regala la terza nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista. Nel film viene narrata la storia di un promettente giocatore di baseball che riesce a emergere grazie al suo talento, nonostante la corruzione e gli acciacchi fisici.

Sarah Cooper in “Il grande freddo”

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Con l’interpretazione di Sarah Cooper ne “Il grande freddo”, Glenn Close ottiene la seconda nomination agli Oscar nel 1984. Sarah è la padrona di casa di una grande villa in cui si riunisce un gruppo di vecchi amici che affronta i problemi del presente e rivive i sogni del passato. 

Jenny Fields in “Il mondo secondo Garp”

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Il ruolo di Jenny Fields in “Il mondo secondo Garp” rappresenta l’esordio cinematografico di Glenn Close e le vale subito una nomination agli oscar nel 1993. Nella pellicola veste i panni di un’infermiera femminista che colpisce positivamente il mondo stellato di hollywood e la consolida tra le star del grande schermo. 

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