Bafta, Dogman di Matteo Garrone candidato come miglior film straniero

Cinema

Andrea Cominetti

Matteo Garrone

Il regista italiano Matteo Garrone si prende la sua piccola rivincita, dopo essere stato escluso dalla corsa agli Oscar

Dopo essere stato escluso dalla corsa agli Oscar, Matteo Garrone si prende una piccola rivincita ai Bafta, i corrispettivi inglesi. Il suo «Dogman» è, infatti, entrato nella cinquina per il miglior film straniero, dove dovrà vedersela con «Roma» del messicano Alfonso Cuaron (favoritissimo della vigilia), «Un affare di famiglia» del giapponese Kore-eda Hirokazu, «Cafarnao» della libanese Nadine Labaki e «Cold War» del polacco Pawel Pawlikowsky, che già ha già superato la pellicola italiana agli European Film Awards (EFA), gli Oscar europei consegnati lo scorso dicembre.

Un ulteriore traguardo raggiunto dal cinema italiano

«Con la nomination come miglior film straniero ricevuta, Dogman entra in una cinquina dove concorrerà con alcuni dei film più incisivi e potenti della scena cinematografica internazionale recente» ha commentato Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema. «Questa nuova sfida, al fianco di registi che lo scorso anno sono stati onorati dal mondo del cinema e dal pubblico internazionali, ci rende ancora più felici dell'ulteriore traguardo raggiunto dal cinema italiano grazie a Matteo Garrone. Dogman è un'opera straordinaria e ancora una volta dimostra di poter competere con la migliore produzione internazionale».

L’ennesimo riconoscimento per la pellicola

A prescindere da quello che sarà l’esito, si tratta dell’ennesimo riconoscimento per il film di Garrone, ispirato al cosiddetto delitto del Canaro, l'omicidio del criminale e pugile dilettante Giancarlo Ricci, avvenuto nel 1988 a Roma per mano di Pietro De Negri, detto appunto «er canaro». Vietato ai minori di 14 anni per la "violenza fisica e psicologica presente”, è stato in concorso all’ultimo Festival di Cannes dove, oltre ad aver ricevuto pressoché ovunque ottime recensioni, è stato premiato per il suo attore protagonista, Marcello Fonte, ex custode del centro sociale romano Nuovo Cinema Palazzo, al suo debutto assoluto sul grande schermo.

Il predominio de «La favorita»

Per il resto, i British Academy Film & Television Awards vedono il predominio de «La favorita», che - con le sue 12 nomination - diventa sempre più il titolo da tenere sotto controllo in virtù dei prossimi Oscar. Candidato come miglior film, miglior regia, migliore migliore attrice protagonista (Olivia Colman), migliori attrici non protagoniste (Emma Stone e Rachel Weisz), il lungometraggio consacra il genio del regista greco Yorgos Lanthimos, esploso dopo i più intimisti «The Lobster» con Colin Farrell e «Il sacrificio del cervo sacro» con Nicole Kidman. A distanza di sicurezza, con sette nomination ciascuno, seguono «Bohemian Rhapsody», «Il primo Uomo - First Man», «Roma» e «A Star Is Born».

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