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Cinepop, arriva Elena Di Cioccio, tra Fassbender, la Streep e Maria Stuarda

Cinema

Fabrizio Basso

Un nuovo volto arriva a Cinepop. Si tratta di Elena Di Cioccio cui è affidata la conduzione a partire da lunedì 7 gennaio 2019. L'appuntamento con la rubrica quotidiana di cinema è su Sky Cinema Uno ogni giorno alle ore 21

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(@BassoFabrizio)

Il ritmo cambia a Cinepop in questo avvio di 2019. Dopo Thony e la parentesi festiva con Enrica Guidi, ora al timone della rubrica quotidiana di cinema di Sky va Elena Di Cioccio. Aspettando il suo, debutto, lunedì 7 gennaio alle ore 21 su Sky Cinema Uno, la abbiamo incontrata per raccontravi un po' di lei.

Elena come hai incontrato Cinepop?

Lo conosco perché Max Croci (il regista di Cinepop da poco scomparso, ndr) mi ha diretto in Poli opposti e quindi me ne ha parlato.
Conoscevi bene Max?
Gli ero molto affezionata, era un professonista che stimavo per l'ampiezza della visione dei suoi sogni artistici e per la capacità di metterli in pratico.
Come lo racconteresti?
Spesso tra sogni e realtà c’è un mare, lui era un visionario che riusciva a realizzarli. Un uomo di gusto e gentile col quale ti senti a tuo agio immediatamente.
Stato di salute del cinema italiano?
Sta vivendo una stagione di grande ripresa creativa e produttiva, anche grazie al contributo di registi già affermati che si ripropongono. Nascono poi attori straordinari, e cito per tutti Alessandro Borghi, che ci portano a una nuova primavera.
Nel 2013 sei stata diretta da Giovanni Veronesi ne L'Ultima ruota del carro.
Ha capacità di intuizione sulla grande storia. Il film è la storia vera di una persona che ha ascoltato il racconto e ne ha realizzato una versione maestosa per il cinema. E' un talento davvero unico.
Con Giuliano Montaldo, altra colonna del cinema, hai fatto L'Industriale.
Mi è rimasto il suo entusiasmo per questo suo lavoro, è un regista stupendo: ogni ciak è come fosse il primo e l’ultimo, immette un valore speciale in ogni singola scena.
Maestro anche di parole.
Quando spiegava le scene, io sognavo con le sue aprole e alla fine lui sorrideva e si restava col fiato sospeso. Ricordo la sua gentilezza, la grazia dell’uomo di altri tempi che ti parla sempre con modi gentili.
Ti vedi nel ruolo di regista?
Quello è un percorso molto variegato.
E' un no?
Diciamo che un po’ per scelta e un po’ perché è capitato non ci ho mai pensato seriamente. Oggi mi sento di poter scegliere un po’ meglio le cose da fare. Comunque ho scritto un cortometraggio devo solo girarlo.
Altre forme di arte?
Sto scrivendo un libro, un pezzo della mia vita su un argomento specifico.
Come con lo yoga?
Continuo ma ho insegnato poco nell’ultimo anno e mezzo. Per insegnare devi sempre esserci.
Partner ideali per un film?
Michael Fassbender e Meryl Streep.
Un'epoca che vorresti rivivere sul set?
Mi piacerebbe un bel film inglese, essere Maria Stuarda o la regina Elisabetta I ma anche Maria la Sanguinaria. Adoro i drammoni inglesi.