Il consueto appuntamento mensile con gli interpreti di spicco del cinema italiano e internazionale a novembre è dedicato al regista e sceneggiatore Gus Van Sant. In preserale, apre il ciclo monografico l’imperdibile storia di formazione con Sean Connery SCOPRENDO FORRESTER. In prima serata si passa a uno dei suoi film più famosi, WILL HUNTING – GENIO RIBELLE, che fece ottenere l’Oscar® come Miglior attore non protagonista al compianto Robin Williams e quello per la sceneggiatura a Matt Damon e Ben Affleck, Chiude la programmazione ELEPHANT, un intenso tassello nella filmografia di Van Sant che nel 2003 gli fece ottenere la Palma d’oro e la Miglior regia al Festival di Cannes e in cui si rilegge il tragico fatto di cronaca alla Columbine High School
Brillante, mai scontato e incurante delle convenzioni: Gus van Sant è uno dei registi più imprevedibili della cinematografia degli ultimi decenni. La sua filmografia comprende film sconvenienti come Belli e dannati, crude analisi della realtà sociale come Elephant e veri e propri omaggi da cinefilo come il remake-fotocopia di Psycho di Alfred Hitchcock. Naturale che un simile talento finisse nel mirino di Sky Cinema Cult.
Mercoledì 14 novembre, all'interno del tradizionale appuntamento con Facce da Cult riservato ai personaggi di culto del cinema, il canale 314 di Sky dedica infatti la sua programmazione al regista nato a Louisville nel 1952. Tre i film proposti: In preserale, apre il ciclo monografico l’imperdibile storia di formazione con Sean Connery SCOPRENDO FORRESTER in cui uno studente irrompe nella vita solitaria di un burbero romanziere per imparare i segreti della scrittura.
In prima serata si passa a uno dei suoi film più famosi, WILL HUNTING – GENIO RIBELLE, che fece ottenere l’Oscar® come Miglior attore non protagonista al compianto Robin Williams e quello per la sceneggiatura a Matt Damon e Ben Affleck, anche protagonisti della pellicola.
In seconda serata, chiude la programmazione ELEPHANT, un intenso tassello nella filmografia di Van Sant che nel 2003 gli fece ottenere la Palma d’oro e la Miglior regia al Festival di Cannes e in cui si rilegge il tragico fatto di cronaca alla Columbine High School.