Appuntamento, in prima tv, lunedì 5 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno -Cinecomic rivelazione del 2018 con oltre 1.3 miliardi di dollari d’incasso. Chadwick Boseman (Captain America: Civil War) interpreta il supereroe di colore della Marvel in un action di stile con Michael B. Jordan (Creed – Nato per combattere, Fahrenheit 451), l’attrice premio Oscar® Lupita Nyong'o (12 Anni schiavo) e Martin Freeman. Dopo la morte del padre, il principe T'Challa è deciso a difendere Wakanda, nazione africana in apparenza povera ma ricca di giacimenti di vibranio. Ma due pericolosi nemici cospirano per portare il regno alla distruzione e T'Challa raccoglierà l'eredità di suo padre indossando gli artigli di Black Panther.
32 anni da poco compiuti, tre film e la standing ovation del Festival di Cannes dello scorso anno. Non è da tutti i registi ricevere quest'accoglienza e un tale tributo così giovane. A meno che non ti chiami Ryan Coogler e hai firmato un film di svolta come Black Panther (in prima tv, lunedì 5 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno) non tanto per la cifra incredibile incassata di 1 miliardo 339 milioni di dollari più o meno equamente divisi tra mercato americano (693 milioni) e straniero (645 milioni) o per le eccellenti critiche cinematografiche, quanto per la portata socio culturale di questo film.
Black Panther, grazie anche ad un cast formidabile e al tocco registico di Coogler, è diventato molto più di un ennesimo film di supereroi Marvel, mainstream da super incassi e merchandising. Raccontando la storia di T'Challa, la Pantera Nera (Chadwick Boseman) re e protettore della fittizia nazione africana del Wakanda ha colto incredibilmente il momento diventando un catalizzatore sul tema della riscossa afro-americana, come se da quello si riuscisse a trarre nuova energia per le lotte sui diritti dei neri.
Questa la trama. Dopo la morte di suo padre, il giovane principe T'Challa (Boseman) torna a casa per salire sul trono di Wakanda, immaginaria nazione nel continente africano dalle due anime: una tribale e povera, da tutti conosciuta, e una tecnologicamente avanzata grazie ai ricchi giacimenti di vibranio, metallo dalle molte virtù.
Ma l'insediamento al trono risulterà più difficile di quanto si possa immaginare nonostante T'Challa, dopo un combattimento rituale (basato sulle arti marziali africane), sia del tutto legittimato a raccogliere l’eredità del padre e ad indossare così gli artigli e la tuta Black Panther (quella già vista al servizio di Iron Man). Tra i suoi nemici anche l'esule Killmonger (Michael B. Jordan) in cerca di vendetta. Questa volta T'Challa farà squadra con l'agente della Cia Everett K. Ross (Martin Freeman) e con il corpo speciale wakandiano, tutto femminile, delle Dora Milaje, capitanato dall'amata Nakia (Lupita Nyong'o). Finale nel segno della favola come è giusto che sia.