In Evidenza
altre sezioni
Altro

Addio a Jimmy Il Fenomeno, il fenomenale caratterista del cinema italiano

Cinema

Paolo Nizza

E' morto, all'eta' di 86 anni,l'attore caratterista Jimmy il Fenomeno, all'anagrafe Luigi Origene Soffrano. Nato a Lucera (Foggia), in quasi cinquant'anni di carriera ha partecipato a oltre 150 film, da quelli interpretati da Toto' e Aldo Fabrizi per arrivare alla commedia sexy all'italiana degli anni settanta.

Condividi:

"Non ci sono piccoli ruoli, ci sono solo piccoli attori". Così diceva Konstantin Stanislavskij. Probabilmente il regista, scrittore e teorico teatrale russo, noto per essere l'ideatore dell'omonimo celebre metodo Stanislavskij, non pensava nello specifico a Luigi Origene Soffrano nato a Lucera il 22 aprile 1932. Eppure Luigi, che mai in vita sua recitò come protagonista è un volto che tutti ricordano. Sarà per quel soprannome ovvero Jimmy Il Fenomeno, trasfiguratosi nel corso del tempo, in un modo simpatico di apostrofare chi tende a strafare. Ma la ragione principale probabilmete risiede in quello sguardo sbilenco, in quello strabismo lontano anni luce da quello di Venere, in quel dialetto arcaico e incomprensibile, spesso soverchiato da un riso tanto contagioso quanto immotivato.

Basti pensare al suo esordio sul grande schermo nella commedia calcistica Gambe d'Oro di Turi Vasile datata 1958, dove Totò redarguiva con queste parole il malcapitato Jimmy: "Una faccia da fesso come la tua non l’ho mai vista".

Il pubblico, invece, quella faccia la rivedrà altre 150 volte, in film a volte memorabili come La Voglia Matta o Fantozzi, a volte meno. Tuttavia Jimmy Il fenomeno tra schiaffoni presi e risate suscitate, resta forse il caratterista più celebre della commedia all'italiana più popolare e scacciapensieri. Persino nella sua ultima apparizione cinematografica, il musicarello stracult Jolly Blu degli 883, Jimmy riesce a essere divertente, Senza dimenticare quando in televisione in Drive In a fianco di Ezio Greggio si travestiva da portachiavi.

Nell'ambiente del Cinema e pure in quello del calcio, era considerato una sorta di portafortuna. Insomma, un fenomeno che non si ripeterà più.