Il 14 agosto compie 90 anni Lina Wertmüller, regista e sceneggiatrice italiana di fama internazionale che nel 1977 ottenne 3 nomination agli Oscar® per Pasqualino Settebellezze e nel 2010 il David di Donatello alla carriera. Per l’occasione Sky Cinema Classics la festeggia in prima serata con IL MIO CORPO PER UN POKER, western sceneggiato e diretto dalla Wertmüller insieme a Piero Cristofani, in cui Elsa Martinelli è in fuga da un matrimonio combinato e diventa una fuorilegge.
Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, festeggia 90 anni il 14 agosto. È stata la prima donna candidata all’Oscar come migliore regista, per il film Pasqualino Settebellezze, con ben tre candidature. Ha vinto un David di Donatello alla carriera nel 2010 e un Globo d’oro nel 2009. Una grandissima del cinema italiano che Sky Cinema Classics vuole festeggiare in prima serata con Il mio corpo per un poker, western sceneggiato e diretto dalla Wertmüller insieme a Piero Cristofani, in cui Elsa Martinelli è in fuga da un matrimonio combinato e diventa una fuorilegge.
Iscrittasi giovanissima all'accademia teatrale di Pietro Sharoff scopre all’inizio le tecniche dei burattini da Maria Signorelli per cui anima e dirige una serie di spettacoli e poi entra nella bottega teatrale di Garinei & Giovannini, pur collaborando anche con artisti del calibro di Guido Salvini e Giorgio De Lullo. Curiosa di tutto i mezzi di comunicazione, dalla radio alla tv, nel 1953 si trova a fare l'assistente alla regia sul set di E Napoli canta nel 1953 dove incrocia un'altra debuttante destinata alla gloria come Virna Lisi, poi si misura con lo spettacolo leggero (Canzonissima) e va a imparare da Federico Fellini che la sceglie per due film cruciali nella sua filmografia, La dolce vita (1960) e Ottoemezzo due anni più tardi. E' l'anticamera del debutto da regista che avviene nel 1963 con I basilischi, premiato al festival di Locarno Il successo in Italia arriva invece un anno dopo, proprio grazie alla tv con il Giornalino di Gian Burrasca con Rita Pavone protagonista nel 1964. È un autentico fenomeno di massa quello sceneggiato, tanto che, dopo una commedia all'italiana come 'Questa volta parliamo di uomini', la giovane regista torna a far coppia con Rita la Zanzara in un paio di film di consumo. Su quei set incontra il suo attore-feticcio, Giancarlo Giannini, all'esordio assoluto che diventerà in seguito il protagonista di Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972) il successo è incondizionato.
Seguono nel 1973 Film d'amore e d'anarchia, nel 74 Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto in cui si piò far risalire l'incontro con Mariangela Melato e la formazione di una coppia cinematografica che rimarrà indimenticabile: ovvero quello tra Giancarlo Giannini e la stessa Melato
Se ''travolti'' divenne ben presto un fenomeno planetario (tanto da indurre anni dopo Madonna a varare un discusso remake con Adriano Giannini), con il successivo Pasqualino Settebellezze del 1975 l'autrice batte molti record: ottiene quattro nomination all'Oscar (tre per l'autrice), è la prima regista in assoluto ad avere quest'onore dall'Academy, vede il suo film uscire sugli schermi americani con un battage pubblicitario degno di un film in lingua inglese. E la cosa si ripeterà spesso, come nel caso di Fatto di sangue tra due uomini per causa di una vedova (1978) che detiene il Guinness del titolo più lungo nella storia del cinema e ha un titolo americano tra i più corti (''Revenge'').
Sono proprio gli anni '70 il suo momento di massima gloria: capelli corti, aria sbarazzina da maschiaccio e celebrati occhiali dalle vistose montature, Lina Wertmuller è un'icona, un vero personaggio anche fuori dal set. La sua attività si dirada nei decenni successivi (anche se spesso torna al grande amore per la regia musicale e talvolta al teatro) ed è l'incontro con Sophia Loren a ridarle brio insieme al grande successo popolare di Io speriamo che me la cavo (1992) con Paolo Villaggio protagonista. Più di recente Lina Wertmuller si è anche impegnata per il cinema italiano con altre mansioni (è stata commissario del Centro Sperimentale di Cinematografia). ''Mi diverto meno di una volta - ha confessato; ma se trovo il copione giusto''… E speriamo che. anche alle soglie dei 90 anni, lo abbia finalmente trovato. Per la sua gioia e per il nostro divertimento.