In occasione dell’ottantesimo compleanno di Paul Verhoeven, Sky Cinema Cult propone, il 18 luglio in prima serata, Elle, il thriller psicologico con cui nel 2017 il regista olandese vinse il Golden Globe per il miglior film straniero.
Il 18 luglio il regista, produttore cinematografico e sceneggiatore olandese Paul Verhoeven compie 80 anni e Sky Cinema Cult propone in prima serata ELLE, il thriller con cui nel 2017 ha vinto il Golden Globe per il miglior film straniero e quello per la miglior attrice a Isabelle Huppert che interpreta una donna che inizia un gioco pericoloso per scoprire chi l’ha violentata.
Verhoeven non si smentisce con questa nuova regia perfettamente in linea con lo stile e le tematiche dei suoi grandi successi (tra gli altri Il quarto uomo e Basic Instinct). Un thriller che prende di mira la fragilità umana e che fa emergere le perversioni in modo così diretto da essere sconcertante. Elle, terza persona femminile singolare, è il titolo del film. Tutto infatti ruota intorno a lei, Michèle, donna dal pugno di ferro a capo di una grande società di videogiochi. La sua vita cambia quando un giorno un misterioso sconosciuto, passamontagna e tutto il cliché del criminale violento, abusa di lei dopo aver fatto irruzione nella sua casa. Lei resta in silenzio, non denuncia, ma poi cerca di rintracciarlo. E quando lo trova inizia con lui un pericoloso gioco…
Giù le maschere e via ogni sovrastruttura culturale e morale. Verhoeven libera completamente i suoi personaggi da ogni tipo di costrizione, se così si può dire. I sentimenti di colpa e di vergogna che sono connaturati alla natura umana e al comune senso etico vengono completamente cancellati in nome di una pura istintualità, tanto spontanea quanto irreale. Le relazioni di base che fondano la nostra società finiscono per sfuggire ai canoni prestabiliti e vengono minate certezze e rassicurazioni. Il “socialmente corretto” è l’ultima preoccupazione del regista, intenzionato a mostrarci ciò che di istintuale giace in fondo al cuore di ciascuno di noi. Una propensione animalesca che, proprio perché intrecciata alla natura di ogni individuo, finisce per spaventarci terribilmente. Nessuno si salva, né uomini né donne. Che siano padri, madri, mariti, mogli o figli, tutti possono mostrarsi, in determinate circostanze, nel loro lato più sorprendente e più inquietante. Il dipinto che emerge - per fortuna ben lontano dalla realtà - raffigura un mondo completamente privo di punti di riferimento.