Appuntamento, in prima tv, lunedì 4 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Uno - Il terzo capitolo animato della saga di successo dedicata alle auto firmate Disney/Pixar. Saetta McQueen ha un nuovo rivale, Jackson Storm, un’auto da corsa di ultima generazione. Quando l’opinione pubblica sembra suggerire che Saetta lasci il mondo delle corse, si rivolge ai vecchi amici Cricchetto e Sally, e alla nuova alleata Cruz Ramirez, una bravissima istruttrice che ha messo da parte il sogno di diventare pilota di gara perché tutti l’hanno scoraggiata di tentare.
Il nuovo capitolo della saga firmata Disney/Pixar dedicata alle macchine da corsa, trasmette un messaggio estremamente importante per i piccoli spettatori a cui è dedicato: tutti siamo fatti per “correre”, ognuno a suo modo, nonostante ci possa essere qualcuno che si frappone tra noi e il nostro obiettivo. Ed è proprio quello che sperimenta Saetta McQueen sulla sua stessa pelle, o meglio, sulla sua carrozzeria. Già, perché Saetta, il protagonista del film, è una macchina da corsa che, ahimè, ha un nuovo rivale che sembra essere imbattibile, il famigerato Jackson Storm. E anche se sono molti a consigliare di appendere gli pneumatici al chiodo e di ritirarsi, è grazie agli amici di sempre, Cricchetto e Sally e al suo mentore, Doc Hudson, che troverà in sé la forza per andare avanti. Fondamentale è anche il supporto di una nuova figura femminile, Cruz Ramirez, un’istruttrice che regala la giusta dose di fiducia alle speranze di rivincita di Saetta McQueen.
Tema portante del capolavoro d’animazione è il contrasto tra la vecchia e la nuova generazione di motori. Jackson Storm incarna la tecnologia del futuro di piloti hi-tech. Si allena tramite sintetizzatori ultra tecnologici che limitano al minimo le possibilità di errore. Ma Saetta riesce a trovare nella fiducia in se stesso e negli amici una forza che non può essere contemplata dai computer di Jackson. Il film sottolinea l’inopportunità di affidarsi ciecamente nella tecnologia e ai numeri “che non mentono mai” per riscoprire la saggezza della vecchia generazione, quella di Doc Huston, in cui l’impegno e la costanza non sono nostalgia romantica ma la chiave per ottenere il meglio dalle proprie possibilità.