Appuntamento, in prima tv, mercoledì 9 maggio alle ore 21.15 su Sky Cinema Uno - Antonio de la Torre (Gli amanti passeggeri, Che Dio ci perdoni) e Luis Callejo (Kiki & i segreti del sesso) in un thriller teso, esordio alla regia per l’attore de La isla mínima, Raúl Arévalo. Un uomo trascorre 8 anni in carcere. Una volta uscito vuole rifarsi una vita ma incontra numerosi ostacoli
Esordio alla regia davvero notevole per l’attore spagnolo Raúl Arévalo che, al suo primo film, dimostra di possedere già una spiccata autorevolezza artistica. La trama, che caratterizza il lungometraggio in tutto e per tutto come un thriller, è costruita con magistrale precisione, scandita nei punti giusti da pochi ma funzionali e accattivanti snodi narrativi. Uno di questi è il titolo stesso che forse, però, nella traduzione italiana, svela fin troppo di quello che avverrà in seguito. La versione spagnola “Tarde para la ira”, ovvero “Lento ad arrabbiarsi” o “In ritardo con l’ira”, mantiene quel senso di rabbia e di ingiustizia che caratterizza sempre di più il protagonista nel corso del film, senza però svelare nulla. Curro, uscito dal carcere dopo otto anni, vede ben presto crollare le speranza di rifarsi una vita con la compagna, Ana e con il figlioletto. Ha trascorso un lungo periodo di prigionia per scontare la pena legata a una rapina. Ma ha pagato da solo. Gli altri colpevoli l’hanno fatta franca.
L’altra figura maschile attorno a cui ruota la trama è José, un uomo ricco e tormentato. Da tempo ha perso il piacere di vivere. Lo scorrere del tempo è diventato una routine insopportabile, senza senso. Cerca così nuova ispirazione frequentando i quartieri poveri della città e tentando di liberarsi di un ricordo che lo tormenta. Scopre così il bar dove lavora Ana, la compagna di Curro. José diventa presto uno di famiglia per i frequentatori del locale e per Ana stessa. La donna sta aspettando che il compagno esca di prigione ma l’attesa, i timori e i dubbi le giocheranno un brutto scherzo. Così quando Curro viene finalmente liberato trova una Ana diversa e confusa e una vita che ha perso completamente qualunque punto di riferimento.