Visto l’inaspettato successo dell’horror diretto e interpretato da John Krasinski assieme alla moglie Emily Blunt, Paramount ha già annunciato un seguito, a conferma dell’ottimo momento vissuto dal cinema horror dopo gli exploit di It e Scappa – Get Out.
Il reboot di It sbanca al botteghino. Scappa – Get Out di Jordan Peele addirittura rischia di fare il colpaccio agli Oscar 2018, dove era candidato in ben quattro categorie tra le quali Miglior film, e riesce a portare a casa la statuetta per la Migliore sceneggiatura originale. E ora c’è A Quiet Place di John Krasinksi, che un po’ a sorpresa sta riscuotendo un grandissimo successo sia di pubblico che di critica.
Forse un po’ meno a sorpresa, a poche settimane dall'uscita nelle sale è arrivato l’annuncio di Paramount: presto si girerà un sequel di A Quiet Place. Sul progetto ancora non si sa niente. Né su chi lo scriverà, né su chi lo dirigerà e interpreterà. Non si sa quindi se il team originale, composto dagli sceneggiatori Bryan Woods e Scott Beck, dal regista, sceneggiatore e interprete John Krasinski e da sua moglie Emily Blunt, tornerà a bordo.
Quel che è certo in tutta questa incertezza, è che ci sarà un A Quiet Place 2. Del resto, il fatto che il film abbia incassato già ben oltre 200 milioni di dollari a fronte di un budget di una ventina di milioni, deve avere ingolosito i produttori.
Ciò che contraddistingue A Quiet Place dagli altri horror, ma anche dalla maggior parte dei film in circolazione, è l’uso che fa del silenzio. Già, perché la famiglia protagonista, costretta a tirare avanti in un mondo invaso da mostri sensibilissimi ai rumori, deve fare tutto quanto in completo silenzio. Per comunicare tra loro, i due genitori e tre figli ricorrono quindi al linguaggio dei segni.
La pellicola ha anche suscitato un ampio dibattito, perché in molti hanno visto nella storia raccontata da Krasinski allusioni sia al tema della genitorialità, che alla situazione politica attuale degli Stati Uniti. Non a caso, A Quiet Place è stato definito da alcuni, come Scappa – Get Out, un “horror intellettuale”. Il successo riscosso dal film conferma in ogni caso il periodo di salute del cinema dell'orrore, che negli ultimi tempi è stato protagonista sia nei dibattiti da cinefili, che al botteghino.