Gabriele Muccino ci racconta una bella storia famigliare nel suo nuovo film A Casa Tutti Bene, nelle sale dal 14 febbraio. Tra i protagonisti Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi e Carolina Crescentini. Vi portiamo nel clima di questa bella storia italiana tra parole, trailer e clip
(@BassoFabrizio)
Le saghe famigliari hanno sempre avuto un fascino particolare, forse perché per chi guarda è più facile immedesimarsi. Basti pensare a La Casa degli Spiriti di Bille August tratto dal libro omonimo di Isabel Allende o La Famiglia di Ettore Scola. Ma anche Nuovo Cinema Paradiso e Baaria, entrambi firmati da Giuseppe Tornatore, o i capitoli de Il Padrino tratti dal libro di Mario Puzo. C'è una motivazione razionale perché ciò avviene? Forse, ma in questo caso preferiamo soffermarci su quella emotiva. Ognuno di noi, anche quello con la vita più lineare e prevedibile, nutre il desiderio di potersi raccontare e raccontare anche ciò che era prima di lui. Un albero genealogico per immagini da mostrare sul grande schermo. Su questa scia lunga e ondulata si snoda il nuovo film di Gabriele Muccino, A casa tutti bene: è il ritratto di una grande famiglia riunita per festeggiare le Nozze d'Oro dei nonni. E qui le corde del cuore sono già in fibrillazione. Quante volte ci soffermiamo su vecchie foto seppiate, che ci portano indietro nel tempo, in un'epoca dove non ancora non eravamo nati. Quello immagini antiche hanno una loro sacralità: sembra quasi che neanche la polvere osi avvicinarsi e appannarne la poesia. Un film come A Casa Tutti Bene tira fuori il bene e il male di una famiglia, perché nel perimetro, più o meno ampio, di un albero genealogico si annidano, germogliano affetto, amicizia, segreti e passione ma anche invidie e gelosie. In fin dei conti ognuno, prima o poi, dovrà vedersela con qualche parente serpente.
Ed eccoci dentro il film. Sbarcato sull'isola, che poi è Ischia, l'esercito di parenti raggiunge la coppia di pensionati che ha scelto di vivere l'ultimo tratto della sua esistenza in quel luogo incantato. Ma qualcosa cambia quando figli e nipoti si ritrovano bloccati sull'isola a causa di un'improvvisa mareggiata che impedisce ai traghetti di raggiungere la costa e dunque riportare ognuno alla sua quotidianità. Tutti sono costretti a fermarsi più a lungo del previsto sull'isola, a rassegnarsi a stare sotto lo stesso tetto, che dopo un po' oltre a nascondere il cielo nasconde anche i buoni propositi e la tolleranza, e in compagnia di numerosi parenti. Per di più invadenti, curiosi, impiccioni. Il confronto diventa inevitabile e farà tornare a galla, d'altra parte siamo su un'isola, antiche questioni in sospeso, che solo una certa distanza e il tempo hanno narcotizzato. Si riaccenderanno conflitti e gelosie del passato, inquietudini e paure mai risolte. In questa tempesta c'è anche chi trova il tempo per innamorarsi. Un colpo di fulmine. Forse l'unico che fa risplendere anziché incenerire.