Appuntamento, in prima tv, domenica 31 dicembre alle 21.00 su Sky Cinema Cult - Terrence Malick raduna i talenti di Christian Bale, Cate Blanchett e Natalie Portman e prosegue il suo tentativo di filmare l’interiorità dell’essere. Rick, sceneggiatore di Los Angeles, è alla ricerca di amore e di se stesso. Si muove all'interno di un mondo fatto di ville, spiagge, luci scintillanti e locali, ma Rick è anche alle prese con un difficile rapporto con il fratello e il padre.
Con Knight of Cups, passato in concorso alla 65ª edizione del Festival di Berlino del 2015 e ora in onda, per la prima volta in tv, domenica 31 dicembre alle 21.00 su Sky Cinema Cult, il regista Terrence Malick si ripete e mette in campo tutto il caravanserraglio dei suoi temi 'alti' e, su tutti, quello del disagio di vivere. Protagonista di questo film esteticamente iper-raffinato, Rick (Christian Bale) attore in crisi che cerca nel suo mondo patinato di Los Angeles di riempire il vuoto della sua vita e di uscire da ''questo sogno nel sogno''.
Tra un'amata, non totalmente libera, Elizabeth (Natalie Portman), un'ex moglie Nancy (Cate Blanchett), un fratello violento e un padre ingombrante, Rick vive, come nella favola del giovane principe che gli raccontavano da bambino in cerca di una perla. Una perla che pero' dimentica di dover cercare dopo aver bevuto troppo ed essere sprofondato in un sonno profondo, nel caos. Cosi' Rick attraversa il mondo, con il suo disagio di eroe tormentato, tra rumorosi party, storie di sesso e amore, tra immagini dei piu' incredibili non luoghi di Los Angeles, incontri con sosia di Elvis Presley, tuffi nel mare, paesaggi spaziali,deserti di roccia, locali di lap dance alla moda e attraverso mille sequenze spesso accelerate ad arte. E questo con l'abituale voce fuori campo dei film di Malick. Una voce che invita a cercare di capire, che interroga, che chiede ragioni e che accusa, infine, la vanità' inevitabile di un mondo in preda al suo monotono non senso.
Insomma Malick, Palma d'Oro a Cannes nel 2011 con The Tree of Life, sembra sempre più aver sposato la mistica (il film, come il titolo, è scandito dai Tarocchi) oltre che la filosofia di Heidegger e la sua visione di un'umanità ''gettata nel mondo'' non si discosta dal suo cinema abituale. Un cinema splendido in cui non si può che rimanere affascinati e rapiti.