Ecco come la tecnologia ha cambiato il cinema d’animazione. IL VIDEO

Cinema

Floriana Ferrando

Una scena tratta dal film di animazione Zootopia.
zootropia

Fra effetti speciali, eroine emancipate e azione al cardiopalma, i cartoni animati di oggi sono molto diversi dai classici Disney di un tempo. Un VIDEO mostra come le più moderne tecnologie hanno influito non solo sulla grafica, ma anche sulla narrazione delle favole di oggi

L’hanno utilizzata recentemente per dare il volto al protagonista de La Bella e la Bestia interpretato da Dan Stevens. E per riportare sul set di Rogue One: A Star Wars Story lo scomparso Peter Cushing, dal 1994 passato a miglior vita. O, in generale, per creare i più spettacolari effetti speciali e rendere reali personaggi e scenari animati. Si tratta della computer-generated imagery, quella parte della computer grafica in 3D che permette di realizzare al meglio gli effetti speciali digitali nei film.

Ma come sono cambiati i film di animazione dopo l’avvento di questa particolare tecnologia? La risposta arriva da un video condiviso su YouTube.

Animazione e CGI – Da quando la CGI è diventata un mezzo per creare mondi animati, è cambiata radicalmente la natura dei film di animazione, come spiega Sage Hyden, creatore del canale YouTube Just Write, in un video pubblicato online. 12 minuti di filmato per confrontare le scene più note di Cenerentola e del Re Leone, di Zootopia e La Sirenetta, di Tarzan e Pocahontas. Quello che è cambiato radicalmente secondo Hyden è lo schema narrativo: i film animati di vecchio stampo, come i classici Disney, avevano un sapore quasi conservatore, dove tutto si muoveva in maniera individuale. La CGI ha permesso di creare nuovi scenari e situazioni all’interno dei prodotti di animazione, portando Pixar, Dreamworks e compagni a lavorare sui gruppi, anziché sul singolo. Prendiamo Zootropia: le sue lotte sono sia individuali che sociali, e le vittorie dell'eroina cambiano la società nel suo complesso.



Classici Disney Vs. CGI - Nel video si parte da Biancaneve, per proseguire con La Bella addormentata nel Bosco e Robin Hood, a cui seguono scene tratte da Aladdin, Toy Story, Mulan. Lo scopo di Sage Hyden è mostrare come attraverso l’uso di questa tecnologia sia stato rimodellato totalmente il messaggio che le sue storie trasmettono. Sorge spontaneo domandarsi, dunque, se i primi prodotti Disney avrebbero raccontato in maniera diverse le storie di Cenerella e compagne, se avessero avuto a disposizione questa moderna tecnologia… Il video ha conquistato quasi 100 mila visualizzazioni in una settimana dalla pubblicazione.

Azione ed emancipazione – L’avvento della tecnologia nell’universo animato ha portato grandi novità non solo nei colori e negli effetti grafici, ma anche nello storytelling, secondo l’autore del video. Le prime ad essere cambiate sono le eroine al femminile, che non sono più delle sprovvedute alla sola ricerca del “vissero tutti felici e contenti”, ma rappresentano uno spaccato della società e acquisiscono un ruolo allegorico, impegnandosi nella ricerca del benessere collettivo. Basta ricordare le imprese della coniglietta protagonista di Zootropia o della rossa protagonista di Ribelle – The Brave (dove già la scelta del nome pare significativa), o anche di Oceania. Anche i personaggi spaziali di Toy Story, Gli Incredibili e Monster & Co. sono sintomo di un radicale cambiamento: in quest’ottica, anche l’azione è cambiata e i film di oggi sono molto più movimentati, basti pensare agli inseguimenti di Cars e alle lotte di Kung-Fu Panda.



L’eroe emarginato – Un altro cambiamento che salta agli occhi di Sage Hyden riguarda i protagonisti degli ultimi film di animazione, sempre più spesso personaggi soli ed emarginati che ottengono la loro rivincita. È il caso di The Lego Movie, di Ralph Spaccatutto e di Shrek, ad esempio. A ben guardare, anche molti dei protagonisti dei primi film di animazione erano spesso dei perdenti o dei solitari, da Belle a Hercules, passando per Mulan, ma “in maniera diversa”, dice l’autore del video. Almeno per quanto riguarda l’epilogo: La Sirenetta, ad esempio, vivrà felice e contenta ma solo dopo aver detto addio al papà degli abissi, mentre il piccolo protagonista di Ratatouille, al contrario, riuscirà a coronare il sogno di diventare un grande chef e nel finale festeggerà in compagnia. Insomma, sempre “felici e contenti” ma, adesso, con il resto della società.



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