Dunkirk, l'evacuazione è anche da sfogliare
CinemaArriva al cinema Dunkirk, il film di Christopher Nolan ambientato durante la seconda guerra mondiale e che racconta l'evacuazione di Dunkerque. Ci sono due libri, affascinanti, che aiutano a capire cosa è accaduto in quell'angolo di Francia a pochi chilometri dal confine col Belgio. Si tratta di Dunkerque, edito da Mondadori, e Dunkirk di HarperCollins
(@BassoFabrizio)
E' un'opera corale, un film che apre una della pagine più drammatiche ed emblematiche del secondo conflitto mondiale. Dunkirk, il film di Christopher Nolan che rievoca l'evacuazione di questa porzione di Francia a dieci chilometri dal Belgio. Nel cast ci sono Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin Barnard, James D'Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance e Tom Hardy. Le immagini hanno il loro fascino, non dimentichiamo che è un'opera che Nolan ha cominciato a elaborare un quato di secolo fa. Ma per entrare nei gangli di quei giorni, per capire cosa è davvero successo, ci sono due libri fondamentali: Dunkerque di Franco Cardini e Sergio Valzania (Mondadori) e Dunkirk di Joshua Levine (HarperCollins).
Ha il fascino del romanzo, ma un approccio storico più realistico l'opera di Cardini e Valzania che spiegano come si è svolta l’operazione Dynamo, una delle pagine più epiche della Seconda Guerra Mondiale che ha visto in nove giorni 180mila soldati inglesi e 140mila tra francesi e belgi evacuati dalle spiagge e dall’unico molo ancora operativo del porto di Dunkerque nonostante il costante bombardamento di artiglieria tedesca e Luftwaffe. La decisione di abbandonare fu presa dopo che le avanguardie corazzate tedesche avevano raggiunto la Manica nei pressi di Abbeville e l’intero esercito belga, le due migliori armate francesi e il BEF (il corpo di spedizione britannico) erano stati circondati e posti spalle al mare. Il loro destino sembrava segnato. Per salvarli, l’ammiragliato inglese chiese e ottenne la collaborazione di tutta la marineria portuale e da diporto britannica che aderì all’operazione Dynamo con ogni tipo di imbarcazione disponibile ma soprattutto senza paura e con l'entusiasmo di chi sa che partecipa a una impresa epica. Quella evacuazione, che Churchill autorizzò ma mai digerì, divenne il germoglio da quale, quattro anni dopo, avvenne lo sbarco in Normandia, azione determinante per combattere i tedeschi in Europa e vincere la Seconda guerra mondiale.