È un giorno molto triste a Hollywood. Dopo la scomparsa del regista George A. Romero, il mondo del cinema piange anche quella dell'attore Martin Landau, famoso per la sua lunga partecipazione nella serie tv Spazio 1999 e vincitore del premio Oscar come Miglior attore non protagonista nel 1995 per il film Ed Wood di Tim Burton. L'attore aveva 89 anni.
Per rendere omaggio all'attore alle 21.15, Sky Cinema Hits manderà in onda Crimini e Misfatti (in replica martedì 18 luglio alle 14)
Nato a Brooklyn il 20 giugno del 1928 e padre di due figlie, Susan e Juliet, avute entrambe dalla storica moglie Barbara Bain, dal 1990 Landau era legato all'attrice Gretchen Becker.
A dare la notizia sono stati i suoi portavoce, Dick Guttman e Rona Menashe. Landau è morto alll'UCLA Medical Center di Los Angeles "a causa di improvvise complicanze durante un breve ricovero".
Amico di James Dean, collega di Steve Mcqueen all'Actor's Studio, già al secondo film entra nella storia del cinema. Infatti, nel 1959 recita Intrigo internazionale (North by Northwest), il capolavoro firmato da Alfred Hitchcock. Nei panni del crudele bodyguard Leonard cerca di spedire all'altro mondo il malcapitato Cary Grant.
Negli anni successivi, tuttavia, sarà il piccolo schermo a dargli la celebrità. Insieme alla moglie (l'attrice Barbara Bain sposata nel 1957), Martin è protagonista di due serie televisive di enorme successo. La primaè Missione Impossibile in cui veste i panni dell'agente Rollin Hand. La seconda è Spazio 1999. Il telefilm fantascientifico creato da Gerry e Sylvia Anderson.
Con la tuta spaziale Comandante John Robert Koenig, Martin Landau diventa un beniamino della tv, mentre il grande schermo non sembra comprendere appieno il suo talento.
La svolta avviene quando Martin ha già sessanta anni. Nel 1988 recita a fianco di Jeff Bridges in Tucker, un uomo e il suo sogno, il biopic firmato da Francis Ford Coppola. Grazie all'interpretazione del personaggio di Abe Karatz, Landau ottiene una nomination all'Oscar e vince un Golden Globe.
L'anno successivo Landau è protagonista di Crimini e Misfatti, uno dei capolavori del cinema di Woody Allen. Una sorta di trasposizione cinematografica di Delitto e castigo. Nei panni di Judah Rosenthal, l'irreprensibile e facoltoso oculista che in realtà conduce una doppia vita, Martin ci regala un ritratto del male che alberga in un ognuno. Un viaggio al termine della notte che avrebbe dovuto concludersi con un Oscar. Ma l'attore dovrà accontentarsi della nomination al pari di Woody Allen. D'altronde per citare una frase tratta proprio da Crimini e misfatti: Gli avvenimenti si snodano così imprevedibilmente, così ingiustamente. La felicità umana non sembra fosse inclusa nel disegno della creazione, siamo solo noi, con la nostra capacità di amare che diamo significato all’universo indifferente.”.
La dorata statuetta arriva nel 1995. Landau vince l'oscar come migliore attore non protagonista per Ed Wood. Nel biopic firmato da Tim Burton e incentrato sul peggiore regista del mondo, Martin veste il frac stropicciato di un Bela Lugosi morfinomane e a fine carriera. Un'interpretazione dolente e intensa che restituisce dignità e poesia all'attore ungherese travolto e triturato dallo star-system.
"Perché, per citare una battuta del film "In questo mestiere, in questa città ti masticano bene e poi ti sputano".