Da lunedì 17 a domenica 23 luglio su Sky Cinema Max Collection, il canale 313 di Sky che dedica ogni settimana la programmazione a un genere diverso, è il momento della Crime Week. In onda alcuni dei più amati film “criminali”, da Codice d’onore a La tela dell’assassino.
Si dice che il crimine non paga. Ma al cinema, a giudicare dal successo dei crime movie, paga eccome. Lo dimostrano le pellicole in programmazione da lunedì 17 a domenica 23 luglio nell’ambito della Crime Week di Sky Cinema Max Collection, il canale 313 di Sky che ogni settimana celebra un genere cinematografico differente.
In attesa di immergersi negli intrighi di film come Codice d’onore, La tela dell’assassino, Nella morsa del ragno e Il segreto dei suoi occhi, ecco i cinque ingredienti che non possono mai mancare in un film Crime.
Il crimine - In un Crime movie il crimine non può proprio mancare, ça va sans dire. Potrebbe sembrare inutile specificarlo, ma qua stiamo proprio parlando dell’elemento costitutivo del genere, senza il quale tutti gli ingredienti seguenti non avrebbero nemmeno un senso. Dato per assodato questo, va però specificato che il crimine in questione può essere della più disparata natura e gravità, anche se ovviamente più riprovevole è il misfatto, più si alza la posta in gioco e lo spettatore rimane incollato alla poltrona.
L’atmosfera - Il crimine è essenziale, ma da solo non basta. In quanti altri generi cinematografici, infatti, vengono compiuti dei crimini? A rendere tale un crime movie è però l’atmosfera tesa, densa di suspense e soprattutto di indizi, piste che si rivelano a fondo cieco e inganni di ogni tipo.
L’investigatore - Che non deve per forza essere un investigatore nel vero senso del termine, ovvero un poliziotto, un detective o simili. L’eroe della situazione può essere anche un avvocato o un giudice o, perché no, una persona qualunque. L’importante è che investighi, cerchi di diramare il filo intricato che conduce alla verità e sia disposto ad affrontarla, per quanto dolorosa essa possa rivelarsi.
I sospetti - C’è sempre bisogno di qualcuno contro cui puntare il dito, qualcuno di cui diffidare e di cui sospettare. Questi poi potrebbe essere perfettamente innocente, un capro espiatorio scelto dal destino o dal vero responsabile, o ancora nella sua evidenza potrebbe rivelarsi effettivamente nella sua colpa. Comunque stiano le cose, è il “punto di partenza” che guida le supposizioni dello spettatore nel corso del film.
L’inganno - Per finire, deve esserci “qualcosa che non va”. Che rende la vicenda losca, intricata, degna di essere, per l’appunto, indagata. Poi magari, come detto, il colpevole sarà effettivamente il personaggio sospettato fin dall’inizio. Ma prima di arrivare a questa conclusione il protagonista verrà depistato, sviato, ingannato. Altrimenti dove starebbe l’emozione della suspense?
Bene, se non manca all’appello nemmeno uno di questi ingredienti, ci siamo: abbiamo un film Crime a tutti gli effetti. Ma… e il colpevole, direte voi? Non c’è sempre pure quello? Ebbene, non necessariamente. O meglio, per esserci c’è, salvo casi davvero particolari. Solo che non sempre si scopre. Tanti crime movie, infatti, sono finiti lasciando lo spettatore a bocca asciutta, senza fargli conoscere la verità. Come purtroppo spesso accade nella vita reale…