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Addio a Paolo Villaggio, re della commedia, tra Fantozzi e Fracchia

Cinema

Paolo Nizza

Si è spento  a Roma l'attore Paolo Villaggio. Aveva 84 anni. Da alcuni giorni era ricoverato al Policlinico Gemelli. Interprete televisivo e cinematografico di personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e Giandomenico Fracchia, divenne famoso per la creazione prima letteraria e poi cinematografica (in dieci film) del ragionier Ugo Fantozzi.


Dal 3 al 9 luglio: Sky Cinema rende omaggio al grande attore appena scomparso con una programmazione speciale su Sky Cinema Comedy per tutta la settimana, in prima e seconda serata con maratona finale domenica
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Questa volta la morte è arrivata davvero. Dopo l'epifania di bufale che ne annunciavano la dipartita, Paolo Villaggio si è spento all'età di 84 anni.  "Ciao papà, ora sei di nuovo libero di volare": con un post su facebook, poche parole ed un cuoricino, Elisabetta Villaggio ha salutato il suo papà.

 

Così il ragionier Ugo Fantozzi, matricola 1001/bis, dell'Ufficio Sinistri, se ne va sul serio in paradiso, dopo che "il lessico fantozziano è entrato nella lingua comune degli italiani con la potenza di sfondamento di certi slogan pubblicitari", come scrisse Sandro Casazza.

 

Perché, per usare le parole dello stesso Villaggio: "Io non invento niente. Io enfatizzo". Alzi la mano, chi almeno una volta nella vita non si mai sentito "crocifisso in sala mensa", o ha fantasticato su un ufficio arredato da un serra di piante di ficus e una poltrona in pelle umana,  con tanto di naïf jugoslavo alla parete.

Tra l'accento svedese,  la frittatona di cipolle, la familiare di birra gelata, il tifo indiavolato, il rutto libero e un "la corazzata potemkin è una cagata pazzesca",  urlato al cielo, il ragioner Ugo è stata la più grande maschera dell'Italia moderna. Con buona pace del professor Guidobaldo Maria Riccardelli. 

Ma prima di questa straordinaria invenzione che generò 10 film e cinque libri, di cui due da oltre un milione di copie, Villaggio lasciò un segno nella storia della televisione e della commedia all'italiana.

Nato a Genova il 31 dicembre del 1932, da un padre ingegnere siciliano e da una madre veneziana laureata in glottologia , con un fratello gemello professore di matematica alla Normale di Pisa, Paolo Villaggio, dopo essersi fatto le ossa con il cabaret, esordì in televisione con "Quelli della Domenica". In quel programma vide la luce il mitico professor Kranz, tedesco di germania. Munito di cilindro e cammello di peluche, Kranz è un riottoso prestigiatore, caratterizzato dal tormentone "Indovina voi chi viene adesso?". Il contraltare televisivo del teutonico cialtrone è Giandomenico Fracchia. Impiegato in un azienda di merendine, Fracchia è un patologico timidone, incapace di sedersi su un pouf e con un serio problema alle mani ( Mi si sono intrecciati i diti, me li streccia?).

 

Sul grande schermo, invece Villaggio lascia il segno, a partire dal suo primo ruolo da protagonista in  ll terribile ispettore,  film del 1969 diretto da Mario Amendola. Nella pellicola Villaggio, semplice portantino si spaccia per medico e in un crescendo rossiniano di corruzione e arrivismo, Paolo finisce per diventare un pezzo da Novanta. Insomma un'opera un filo profetica.

Nel 1970 veste, invece i panni del pavido e infingardo soldato alemanno Thorz, cisposo guerriero arruolato, suo malgrado, nell'Armata Brancaleone, comandata da Vittorio Gassman e immaginata da Mario Monicelli. Il film è Brancaleone alle crociate e segna l'inizio di un sodalizio e di un amicizia tra Paolo e Vittorio ("Gassman è l'uomo e l'attore che ho stimato di più nella vita", dirà in svariate interviste") . La coppia lavora insieme in Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto. Diretto dallo stesso Gassman, si tratta di un'amara  commedia grottesca e surreale, assolutamente da riscoprire in cui Villaggio mostra una vena malinconica e struggente, molto diversa da quella che si paleserà nelle sue future interpretazioni. Sempre con Gassman, Paolo recita in "Che c'entriamo noi con la rivoluzione?", farsa in salsa western che ironizza sul Sessantotto e i suoi epigoni.

In seguito viene diretto da Nanni Loy in Sistemo l'America e torno, commedia agrodolce ambientata in pieno periodo Black Panthers con Villaggio che dice a un giocatore di basket di colore: "Io ho lavorato sempre come un negro".

Il 1974 è l'anno dell'incontro con il regista Luciano Salce. Insieme lavorano in Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno. Tratta da un'opera teatrale di Rafael Azcona e Louis Berlanga, è una grottesca pellicola cult in cui Villaggio interpreta un bamboccione affetto da un complesso edipico. Con un finale da brividi, un film che dimostra che Villaggio non è solo Fracchia o Fantozzi. 

I toni grotteschi e surreali caratterizzano anche i due successivi film, entrambi diretti da due grandi maestri del cinema italiano, ovvero  Non toccare la donna bianca,  di Marco Ferreri (1974) e La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone, di Pupi Avati (1975).

Il 1975 segna il debutto di Fantozzi sul grande schermo, il film che cambierà per sempre la carriera di Paolo.

Sulle note di  "Sveglia e caffè, barba e bidé presto che perdo il tram. Se il cartellino non timbrerò…", inizia l'odissea nello strazio del ragioniere più sfigato e famoso della storia del cinema.
 In compagnia della moglie Pina con i capelli color topo, della figlia Mariangela (più bertuccia, che bambina), del geometra Calboni e della sua Ventilazio Intestinalis Putres, della signorina Silvani ( con cui andare a colazione da "Gigi il Troione"), del Geometra Filini e delle sue indiscusse capacità organizzative, Fantozzi lotterà e perderà insieme a noi per 10 film. In calze, mutande, vestaglione di flanella, Ugo si farà vessare da una schidionata di occhiuti carnefici: dal Megadirettore Ereditario Dottor Ing. Gran Mascalzon. di Gran Croc. Visconte Cobram al Megadirettore Clamoroso Duca Conte Pier Carlo ingSemenzara, dal Gr. Ladr. Farabut. di Gr. Croc. Mascalz. Assas. Figl. di Gr. Putt. Marchese Conte Piermatteo Barambani Megalom alla  Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare.

Con i pantaloni ascellari e il basco di ordinanza, Ugo attraverserà  per 24 anni la commedia italiana, tra ritorni, riscosse e clonazioni.


Certo, Villaggio avrà modo di mostrare la sua sprezzante vis comica anche in altre pellicole. Come nel episodio tratto da Signore e signori Buonanotte in cui interpreta il professor Schmidt che propone in tutta serietà di mangiare i bambini poveri di Napoli,  prendendo ispirazione da quanto sostenuto in passato da Jonathan Swift (Una modesta proposta).

 Senza dimenticare la sua strabilante performance in abiti muliebri nell'episodio tratto dalla commedia Di che segno sei?, nella quale interpreta una serie di spassose figure femminili: dalla casalinga siciliana costretta a pulire gli urinali alla scrittrice femminista, sino alla mantenuta di lusso stanca del risotto allo champagne. E che dire di Il bel paese, sempre diretto da Salce. Una commedia che ironizza sugli anni bui della penisola italica con un Massimo Boldi tossicomane, una splendida Silvia Dionisio e le terribili assicurazioni Spadozza.

O di portare al cinema il personaggio di Fracchia negli esilaranti Fracchia, La belva umana eFracchia contro Dracula.  Paolo Villaggio avrà modo anche di lavorare con Federico Fellini in La voce della luna, al fianco di Roberto  Benigni, e con Ermanno Olmi in Il segreto del Bosco vecchio.

Ma per tutti noi sarà per sempre Fantocci. Anzi Fantozzi. Cuffia da mare calata sugli occhi, orologio, calzoncini bianchi, calzini neri con giarrettiere e mocassini e nuvola dell'impiegato al seguito. Un po' Gogol, un po' Kafka, un po' Gatto Silvestro, un po' Jacques Tati, Villaggio è finalmente arrivato in paradiso. E tra le nuvole sorride a noi che siamo ancora alle prese con le salivazioni azzerate, le  lingue felpate, i pomodorini freddi fuori e  dentro palla di fuoco a 18.000 gradi.
Costretti a confrontarci con una masnada di "Grand. Uff. Cav. Di Gran Croc. Lup. Mann. Figl. di. Putt. Ma tra un "Com' è Umano lei" e un "Lei Venghi qua", abbiamo imparato a riderci sopra. A sganasciarci sino ad attraversare tutto lo spettro dei colori: "rosso, rosso pompeiano, arancio aragosta, viola, viola addobbo funebre, blu tenebra.



Dal 3 al 9 luglio: Sky Cinema rende omaggio al grande attore appena scomparso con una programmazione speciale su Sky Cinema Comedy per tutta la settimana, in prima e seconda serata con maratona finale domenica
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(prima serata di SCComedy è alle 21.00)

Stasera lunedì 3 luglio IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO in prima serata (21.00) e FANTOZZI IL RITORNO in seconda

martedì 4 luglio LE COMICHE 2 in prima e FANTOZZI 2000 – LA CLONAZIONE in seconda

mercoledì 5 luglio FANTOZZI IN PARADISO in prima, BANZAI in seconda

giovedì 6 luglio FANTOZZI IL RITORNO in prima, TRE TIGRI CONTRO TRE TIGRI in seconda

venerdì 7 luglio FANTOZZI 2000 – LA CLONAZIONE in prima, PALLA DI NEVE in seconda

sabato 8 luglio IO NO SPIK INGLISH in prima, IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO in seconda

domenica 9 luglio IL…BELPAESE in prima, LE COMICHE 2 in seconda