La Notte degli Oscar® si avvicina (la diretta esclusiva ti aspetta domenica 26 febbraio dalle 22.50 su Sky Cinema Oscar® HD) e per ingannare l’attesa, Jo’s Hollywood, il docu-reality esclusivo con Jo Champa, ci svela i segreti di Hollywood, dal 18 al 25 febbraio alle 21 su Sky Cinema Oscar® e Sky Cinema Uno. Leggi l’intervista alla regina indiscussa dello showbiz americano che da oltre vent’anni è l’amica delle star più influenti.
di Barbara Ferrara
Il conto alla rovescia è già iniziato, la Notte degli Oscar, l’evento cinematografico più atteso dell’anno è in arrivo su Sky Cinema Oscar® e Sky Cinema Uno domenica 26 febbraio a partire dalle 22.50. A guidarci nella magica notte in cui i giurati dell'Academy assegneranno le statuette d'oro sarà Jimmy Kimmel affiancato da molti altri artisti del mondo dello spettacolo, a prepararci al fatidico appuntamento invece sarà Jo Champa. Grazie al suo docu-reality Jo’s Hollywood, la marcia di avvicinamento agli Oscar sarà un viaggio affascinante alla scoperta dei segreti, delle curiosità e dei retroscena della collina più famosa d’America.
In attesa che il racconto in otto puntate abbia inizio, dal 18 al 25 febbraio ogni sera alle 21 su Sky Cinema Oscar® HD, abbiamo incontrato Jo Champa, per conoscerla più da vicino, strapparle qualche anticipazione sui papabili vincitori e capire che aria tira in quel di Beverly Hills. Ecco cosa ci ha raccontato Lady Oscar, una donna partita da un paesino sperduto della Sila e arrivata fino a Hollywood per realizzare il suo sogno americano. Avrebbe mai immaginato la sua vita così com’è oggi? “Assolutamente no, ma ho fatto la mia gavetta”. E non si fatica a crederle, con grazia, umiltà, dedizione e una straordinaria capacità empatica ha saputo arrivare al cuore della gente. “In America ho portato i miei valori, alla fine tutto il mondo è paese”.
Per tutti gli italiani lei è Lady Hollywood, che effetto le fa?
Ne sono felice, mi diverte far capire che dietro le quinte c’è molto di più di quello che ci fanno vedere, ci sono tante cose interessanti da cui si potrebbe imparare.
Ricorda la prima volta che è entrata in questo magico mondo?
E’ stata alla mia prima con mio marito, eravamo insieme da circa sei anni, mi invitò a vedere Titanic. Una premiere straordinaria, dopo la proiezione, per la festa privata, nel parcheggio avevano ricreato l’orchestra del film con tutte le miniature della nave, ricordo ancora Celine Dion e un giovanissimo Leonardo DiCaprio. Essere lì con mio marito era “la favola”, lui conosceva tutti e tutti andavano da lui.
Come ha imparato a muoversi in quella “favola”?
Ho capito subito che bisognava avere grazia ed empatia, per non cadere nell’arroganza e nella maleducazione e accogliere tutti sempre in un certo modo. Sono entrata in punta di piedi, dovevo essere più gentile degli altri, in quel momento era il mio dovere. L’ho vissuta così e così ho continuato a viverla, senza la superbia di chi a quel mondo appartiene.
Tra le chicche che ci svelerà nel suo docu-reality, può darci un’anticipazione sfiziosa?
Che lo ammettano o meno, tutti a Hollywood vanno dai sensitivi, dalle star agli uomini d’affari, dai registi agli attori, nessuno escluso. Ne parlo in uno degli episodi di Jo’s Hollywood. Prima di incontrare questi medium, li ho sentiti al telefono e sono rimasta sbalordita.
Cosa intende?
Mi hanno raccontato molto sulla mia vita, ed erano tutte cose vere. E’ incredibile, penso che Hollywood Forever sarà una delle puntate più viste, anche se tutte sono molto interessanti.
Modella, attrice e produttrice, donna di successo e mamma, quale di questi ruoli veste meglio?
La mamma.
Ho letto che cucina e fa il pane fresco in casa per suo figlio, è vero?
Confermo, sono italiana, tutte le sere cerco di cucinare per mio figlio, tutti i bambini vogliono venire da me a mangiare, così ho il controllo della situazione. E poi non voglio che Sean trovi una fidanzata che cucini meglio di me (ride, n.d.r.).
Cosa ha ereditato dal carattere degli italiani e cosa ha imparato dagli americani?
I valori umani e l’educazione, mio figlio non si rende conto ma essendo italiano è già più sofisticato rispetto ai suoi amichetti. Dagli americani ho imparato a essere pratica e puntuale, ad arrivare dritta al punto.
I suoi pronostici per gli Oscar 2017?
I film nominati sono tutti validi, ci sono Denzel Washington e Viola Davis (n.d.r. miglior attore protagonista e migliore attrice non protagonista per i rispettivi ruoli nel film Barriere) che meritano tantissimo, così come merita Nicole Kidman, in Lion è davvero meravigliosa.
Cosa pensa del favorito La La Land?
E’ un bellissimo film, moderno anche se ispirato a tanti film del passato, lo dico sempre: tutto quello che è nuovo in realtà è vecchio. Basti pensare alla storia dei musical, da Vincente Minnelli a Gene Kelly. Perfino a mio figlio che ha dodici anni è piaciuto. Anche se prima ha voluto vedere Hidden Figures (n.d.r. Il Diritto di Contare di Theodore Melfi), e poi ha amato molto Passengers, le scenografie di Guy Hendrix Dyas e Gene Serdena sono fantastiche e Jennifer Lawrence è una grande.
Chi tra gli esclusi avrebbe voluto vedere in gara?
Jessica Chastain per Miss Slone, è straordinaria. E come attore non protagonista Kevin Coster, in Hidden Figures – Il diritto di contare secondo me è bravissimo.
A presentare gli Oscar quest’anno è Jimmy Kimmel, lo conosce?
E’ un grande professionista, per arrivare a quei livelli negli Stati Uniti bisogna esserlo. Peraltro è di origini italiane, sua madre è italiana, ci siamo conosciuti anni fa in occasione di un evento che l’ha visto coinvolto insieme al suo produttore.
In segno di protesta, il regista iraniano Farhadi non parteciperà alla serata degli Academy, così come la protagonista femminile del suo film: cosa pensa delle polemiche contro il provvedimento di Trump?
Gli artisti hanno il diritto di protestare, ma penso anche che una volta che il presidente è stato eletto, ed è stato eletto, abbiamo bisogno di sostenere la presidenza, che ci piaccia o no.
Alla luce di questo momento storico, che aria tira a Beverly Hills?
Tira un’aria “tirata”, scusate il gioco di parole, e spero che gli Oscar non diventino un’opportunità per gli attori di fare politica.
Come seguirà la magica notte degli Oscar?
Quest’anno andrò alla festa di Elton John, lui fa sempre beneficenza, e in questo momento in cui il mondo ha più bisogno di aiuto, sapere che con la mia presenza sto aiutando qualcuno, mi piace.
Suo padre operava gratis chi non poteva pagare e lei è molto impegnata nel sociale, fa parte del suo dna?
Sicuramente viene dall’educazione che ho ricevuto, vedendo mio padre come esempio. E anche facendo gratis la sua assistente, non ci sono molte persone disposte a farlo.
Ci racconti meglio.
Fare gratis la sua assistente significava lavorare per lui, passandogli gli attrezzi del mestiere.
Un sogno per lui che l’avrebbe voluta in camice bianco.
Assolutamente sì. Però avrei fatto il medico missionario, non ce l’avrei fatta altrimenti. Io negli ospedali mi ritrovo completamente a casa mia, mi viene voglia di mettere allegria a tutti.