Adriano Giannini ci porta nella Napoli piegata dalla seconda guerra mondiale nel potente docufilm di Francesco Patierno, tratto dai diari dell'ufficiale inglese Norman Lewis. Una citta' ridotta in miseria raccontata attraverso una carrellata di volti e immagini indimenticabili.
In onda Mercoledì primo febbraio in prima tv su Sky Cinema Cult alle 21
Nel 1943 un giovane ufficiale inglese, Norman Lewis, entrò con la Quinta Armata Americana in una Napoli distrutta e piegata dalla guerra. Lewis fu subito colpito dal magma sociale pulsante e complesso di una città che ogni giorno riusciva nei modi più incredibili a inventarsi la vita dal nulla, e prese nota su alcuni taccuini di tutto quello che gli successe nell’anno della sua permanenza. Gli appunti che Lewis scrisse in quel periodo finirono poi per costituire Napoli ‘44.
Il film tratto da questo libro, immagina l’ufficiale inglese, divenuto dopo la guerra un affermato scrittore, tornare tantissimi anni dopo nella città che lo sedusse e lo conquistò per un visionario amarcord fatto di continui flashback tra i luoghi del presente che Lewis ripercorre dopo tanto tempo e le storie del passato di cui questi luoghi sono stati protagonisti.
E così, tra signore in cappello piumato che mungono capre tra le macerie, statue di santi preposti da una folla in deliquio a fermare l’eruzione e professionisti in miseria che sopravvivono impersonando ai funerali un ricco e aristocratico zio di Roma, vedremo sfilare negli ottanta minuti di cui cui è composto il film una eccitante e imprevedibile sequenza di storie e personaggi assolutamente indimenticabili.
Ma Napoli ‘44 è anche - e forse soprattutto - una potente denuncia degli orrori delle guerre. Di tutte le guerre, giuste o ingiuste che siano.
Napoli '44 è il racconto di un viaggio. Un viaggio emotivo molto vicino ad una storia d’amore tra una persona che si ritrova quasi per caso in un luogo lontano e sconosciuto e una città distrutta e traumatizzata dalla guerra. Il film descrive come il fascino e la curiosità di questa persona verso qualcosa di nuovo si trasformino piano piano in un sentimento di empatia sempre più forte verso gli abitanti di questa città, e racconta anche gli sforzi che il protagonista compie per migliorare la situazione di queste persone e il dolore e la frustrazione provocati alla fine dalla improvvisa partenza. La voce di Norman Lewis - affidata alle splendide interpretazioni di Adriano Giannini nella versione Italiana e di Benedict Cumberbatch in quella internazionale - ci fa da guida personale nel cuore nascosto di Napoli ed è soprattutto attraverso le storie delle vicende e delle persone che Lewis incontra se possiamo alla fine di questo viaggio intimo, nostalgico, condividere appieno un sentimento profondo per questo luogo.