Sbarca nelle sale il film di Enrico Lando con Luigi Luciano in arte Herbert Ballerina, Tony Sperandeo, Enrico Lo Verso, Ninni Bruschetta e Daniela Virgilio. In attesa di saperne di più nel servizio di Sky Cine News in onda questa sera alle ore 21 su Sky Cinema Uno, leggi l'intervista e guarda l'anteprima video
Di Miranda Bevilacqua
Il suo debutto al cinema l’ha fatto in grande stile al fianco di Checco Zalone in Che bella giornata, poi ha continuato con Italiano Medio, il film d’esordio di quel fenomeno mediatico ultra-scorretto che è Maccio Capatonda, con cui fa coppia fissa da anni spaziando dal web, alla radio, alla tv. “Io dico sempre che faccio radio cinema televisione però tutto male!” scherza ai nostri microfoni Herbert Ballerina, al secolo Luigi Luciano. Ora per lui è arrivato il momento del grande salto: non è la spalla di nessuno se non di se stesso nel suo primo film da protagonista, Quel bravo ragazzo. Ma che effetto gli fa? “Sono sia in ansia perché dobbiamo vedere come va” ammette il comico 35enne nato a Campobasso “però sono anche contento, e non perché in questo film non faccio la spalla, ma perché ho l’occasione di mettere il mio personaggio all’interno di una storia più classica, un film più di genere, più popolare forse. Tra l’altro è un film sicuramente per tutti. io non dico neanche una parolaccia.” E non potrebbe che essere così perché nel film il nostro Herbert\Luigi è il candido Leone, innocuo chierichetto di un paesino del sud Italia vissuto in orfanotrofio. Suo padre è uno spietato boss che lo ha abbandonato da piccolo e che ora in punto di morte si ricorda di lui per lasciargli ciò che ha di più prezioso: la sua banda criminale o meglio, la famiglia. Leone è ancora una volta un personaggio nel perfetto stile Ballerina, disarmante e non eccessivamente sveglio. Ma un dubbio si impone: non è che per interpretare un perfetto cretino bisogna essere più che intelligenti? “Grazie della domanda, dice il comico visibilmente soddisfatto e continua “perché mi dicono sempre: ma tu ci fai o ci sei? E io rispondo: no ci faccio. Ma loro convinti: no no tu ci sei!”.
Non ha dubbi sulla sua materia cerebrale chi lo ha diretto, ovvero Enrico Lando, regista e creatore insieme a Biggio e Mandelli de I soliti idioti. “E’ veramente una persona intelligente, lo amano tutti ed è simpatico” però ammette “Appena lo incontri ti chiedi se ci fa o ci è, e lui sfrutta molto questa cosa e gli viene bene”. Ma che tipo di film è Quel bravo ragazzo il cui titolo strizza l’occhio al cult di Scorsese “quei bravi ragazzi”? E’ sempre Lando a rispondere “il titolo potrebbe far pensare a una parodia del film di Scorsese, ma in realtà non è così, perché si tratta davvero di un bravo ragazzo. Infatti non è altro che la storia un bravo ragazzo che si ritrova in un contesto che non capisce, un contesto mafioso, e che con la sua ingenuità quasi distrugge”.
Nel cast accanto a Toni Sperandeo, Enrico Lo verso, Ninni Bruschetta, Daniela Virgilio e special guest Jordi Mollà, non possono mancare le discrete ma significative presenze dei due compagni di avventura di sempre del grande Ballerina, Marcello Macchia in arte Maccio Capatonda ed Enrico Venti, in arte Ivo Avido anche produttore esecutivo del film. Ed Herbert non può che commentare così: “Ho dovuto chiamare anche Maccio e Ivo se no si dispiacevano…. però gli ho dato una parte piccola perché ho detto: ragazzi questa volta sto lavorando con attori comunque di un certo calibro adesso non è che posso rovinare tutto!... No no scherzo!”