Arriva su Sky Cinema Cult, in prima tv, sabato 19 novembre alle 21.00, il film Mustang, lungometraggio d'esordio della regista di origine turca Deniz Gamze Erguven. Una pellicola intensa e toccante, candidata agli Oscar 2016 come Miglior film straniero e vincitrice di 4 Premi César (miglior sceneggiatura, miglior montaggio, miglior colonna sonora, miglior opera prima)
di Massimo Vallorani
Presentato al festival di Cannes 2015 nella sezione Quinzaine, "Mustang", e candidato dalla Francia, nel 2016 per la corsa all'Oscar come Miglior Film Straniero, vincitore, sempre nel 2016 del premio Cesar come miglior opera prima, arriva, in prima tv, Mustang, su Sky Cinema Cult, sabato 19 novembre alle 21.00.
Foto Lucky Red
Si tratta del film d’esordio della regista turca Deniz Gamze Erguven ed è il racconto di cinque ragazze, sorelle e divise da pochi anni di età, che vengono messe all'indice nel loro piccolo paesino rurale della Turchia perché sorprese a scherzare e flirtare (sia pure innocentemente) coi compagni di scuola. Recluse in casa, forzate a interrompere gli studi per essere avviate anzitempo al matrimonio combinato, le cinque decidono invece di rompere la cappa della tradizione e si ribellano con la stessa forza, vitale e selvaggia, dei mustang che danno il titolo alla pellicola.
Foto Lucky Red
Mustang è la versione inglese del termine spagnolo mesteño,ovvero “non domato”; una parola che evoca lo spirito selvaggio dei cavalli, la velocità dei loro movimenti tra impeto e leggiadria. Un po’ proprio come le 5 ragazze che indomite, non accettano che il loro futuro sia deciso da altri. Insomma una piccola e sorprendente pellicola in cui la regista è riuscita a ritrarre una società antica in cui le donne ancora sono sotto il gioco di ancestrali tradizioni che non permettono alle figure femminili di emergere nella loro completezza. Quello che arricchisce il racconto è che Deniz Gamze Erguven è riuscita a farlo senza ricorrere ad una facile e commovente retorica e soprattutto cercando di non cadere in facili divisioni tra uomini cattivi e malvagi e donne tutte buone. La sensazione è che si tratti sostanzialmente di un viaggio alla ricerca di un percorso di vita e di crescita di queste cinque giovani donne che come moltissime in altre parti del mondo non vogliono essere più imbrigliate ma soltanto lasciate libere di correre e di sognare.
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