Indivisibili di De Angelis: La recensione

Cinema

Arriva in sala dal 29 settembre il film italiano più applaudito al festival di Venezia, la storia di due gemelle siamesi alla disperata ricerca della normalità. Leggi la recensione e guarda il servizio di Sky Cine News

di Fausto Galosi


E’ un film che sarebbe piaciuto molto a Marco Ferreri. Non a caso l’autore di La grande abbuffata presta nome e cognome a uno dei personaggi. Una favola moderna che si avventura nel territorio poco frequentato del grottesco, attraverso la storia di due gemelle siamesi che vivono una condizione particolare, a metà strada fra santità e fenomeno da baraccone.
Viola e Dasy cantano ai matrimoni e alle feste paesane, dove sono “oggetto di culto” come delle vere e proprie star locali. Con le loro esibizioni danno da vivere a tutta la famiglia, fino a quando non scoprono che con un intervento chirurgico si potrebbero dividere e iniziare una nuova vita all’insegna della normalità.


La possibilità della separazione e di una vita individuale come tutti gli altri, scatena una serie di conflitti, di confronti, di discussioni. Viola e Dasy sono stanche di stare sotto i riflettori, di esibire la loro diversità, sotto il gioco di un padre padrone autore di canzoni “tristi come lui”. Vogliono viaggiare, vogliono ballare, vogliono bere vino senza temere che l’altra si ubriachi, fare l’amore senza coinvolgere l’altra metà. E per raggiungere questo obiettivo sono disposte a tutto, anche a rischiare la vita.


Presentato con successo al festival di Venezia, dove ha ricevuto il premio Pasinetti come miglior film, Indivisibili è il terzo lungometraggio del regista napoletano Edoardo De Angelis, che ha preso lo spunto dalla biografia di Violet e Daisy Hilton, le gemelle siamesi di Freaks (il celeberrimo film di Tod Browning del 1932 interpretato da “mostri” veri) e l’ha ripensata, rielaborata e shakerata in una dimensione “neomelodica”, con uno stile visivo che oscilla fra Garrone e Kusturica. Il risultato è un film che lascia il segno, non fosse altro che per la folgorante interpretazione delle due giovani attrici esordienti.


Le gemelle Angela e Marianna Fontana sono nate e cresciute insieme a Casapesenna, il paese del boss Michele Zagaria, e hanno vissuto sulla loro pelle l’esperienza della condivisione. Ma per entrare nella parte, per diventare due siamesi, si sono dovute sottoporre ad un lavoro particolare, molto fisico, un vero e proprio allenamento (nuoto sincronizzato, ginnastica con uso di corde, ecc) che le ha viste impegnate per tre mesi prima delle riprese.


Fra l’altro le ragazze hanno avuto modo di mettere in mostra anche un invidiabile talento musicale, perché l’aspetto “musical” del film è essenziale. Non a caso la colonna sonora è stata composta da Enzo Avitabile, che conosce molto bene la realtà un po’ surreale che è all’origine di Indivisibili, un curioso mix di kitsch e sublime.


Una realtà che ha le sue radici nell’area degradata di Castel Volturno e dintorni, dove De Angelis aveva già girato i suoi due film precedenti, Mozzarella Stories e Perez. Un territorio costantemente in bilico fra bellezza e bruttezza, fra poesia e orrore.
 

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