Fuoricinema, Folco Orselli racconta Milano con rivoluzionaria follia

Cinema
Folco Orselli
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Tre giorni con il cinema protagonista. La rassegna si chiama Fuoricinema ed è in programma dal 16 al 18 settembre a Milano in via Gaetano De Castillia. Per tre protagonisti del mondo del cinema, della musica, dello spettacolo incontrano il pubblico in un grande happening a cielo aperto. Tra i musicisti che animeranno Fuoricinema, evento realizzato in collaborazione con Sky Cinema, c'è Folco Orselli che abbiamo intervistato

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)


Si definisce uno sbalzatore musicale. Ma la sua storia è molto più rett(iline)a e alta di quanto voglia farci credere. Perché è grazie a lui, e uno sparuto manipolo di altri cantastorie, che possiamo sentirci parte, almeno musicalmente, della nostra epoca. E con fierezza. Folco Orselli sarà protagonista a Fuoricinema, la rassegna con protagonista la settima arte ma che coinvolge tutte le arti, in programma a Milano dal 16 al 18 settembre e che vede la collaborazione di Sky Cinema. Due i momenti che coinvolgono Folco Orselli e i suoi compagni di viaggio della Scuola Milanese: sabato alle ore 11Tutti insieme appassionatamente: milanesi doc e milanesi ariosi mentre domenica indagano nel cinema romano. Nell'attesa lo abbiamo intervistato.

Orselli, milano sta rifiorendo...
E' bello vedere la mia città così viva. Si sta trasformando sotto i nostri occhi.
Arriva Fuoricinema.
Una bella festa popolare, un regalo alla città che avrà finalità benefiche anche se tutto è a ingresso gratuito.
Lei che farà?
Con la Scuola Milanese siamo presenti in due momenti. Il primo è sabato e si parla di Milano, il secondo domenica e si parla di Roma.
Cosa proporrà?
Io vorrei fare un omaggio a Enzo Jannacci e credo che eseguirò Vincenzina e la fabbrica, brano principe di Romanzo Popolare.
Gran film per altro.
Verissimo. Con Ugo Tognazzi e una giovanissima Ornella Muti.
E Beppe Viola che fa la maschera del cinema.
Un cameo indimenticabile. Quindi io farò quella canzone, non so cosa stia ordendo i miei soci Carlo Fava e Claudio Sanfilippo.
Domenica invece è centrale Roma.
Credo che faremo un omaggio ai critici Morando Morandini e Paolo Mereghetti, quest'ultimo sarà presente. Una canzone scherzosa che racconta la loro vita di giudizi tra stellette e palline. Poi istant song sui David di Donatello.
Cosa farà lei nei prossimi mesi?
Suonerò molto, spero. E preparo il nuovo disco.
Anticipazioni?
Ho avuto una estate fervida, spero di uscire la prossima primavera con un doppio album intitolato Blues in Mi.
Progetto ambizioso. D'altra parte il suo ultimo lavoro è Outside is my side.
Erasmo da Rotterdam scrisse l'elogio della follia io ho fatto una canzone che si intitola Inno alla Follia, è nel mio disco Generi di Conforto. Sono folle e fuori dal coro.
Mi sta per Milano?
Non solo: è anche mi inteso io e anche la nota forse più usata nel blues.
Insomma sempre più ardito.
Io viaggerò sempre su un binario guerrigliero.


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