Martedì 30 agosto, verrà dedicata una serata al Presidente della Giuria, Sam Mendes, programmando tre capolavori da lui diretti a partire dal preserale: Revolutionary road, e i due film premi Oscar, Era mio padre e American Beauty
Ha da poco compiuto 51 anni (lo scorso 1° agosto) e tra pochi giorni si appresterà di presiedere la giuria dell’imminente 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Stiamo parlando di Sam Mandes, uno dei registi più talentuosi del panorama cinematografico attuale, capace di cimentarsi con genere diversi senza mai perdere d'efficacia, mettendo al centro l’uomo, la società e le loro contraddizioni.
In occasione della mostra del cinema di Venezia (dal 31 agosto al 10 settembre), Sky Cinema Cult dedicherà tre dei suoi film al regista inglese: : il dramma con Kate Winslet e Leonardo DiCaprio, Revolutionary Road, e i due film premi Oscar, Era mio padre e American Beauty. Appuntamento, martedì 30 agosto a partire dalle 21.00.
Con America Beauty del 1999, Sam Mendes inaugura la sua carriera nel mondo del cinema. E lo fa con un esordio davvero folgorante, unico, irrepetibile. Arriva subito un Un Oscar come miglior film, anche grazie all’interpretazione di Kevin Spacey, premiato a sua volta con l’Oscar come migliore attore protagonista. Alcune immagini del film diventano iconiche, come per esempio la scena con la bella e provocante Mena Suvari avvolta da petali di rose rosse. Ma è la tematica del film a decretarne il successo anche al botteghino: una dissacrante analisi della borghesia americana di fine anni ‘90 che ha perduto i suoi più autentici valori per abbracciare invece successo e denaro.
Con Revolutionary Road, lungometraggio del 2008 e tratto dall’omonimo romanzo del 1961 di Richard Yate, Mendes riesce a far recitare nuovamente due attori come Leonardo DiCaprio e Kate Winslet dopo 11 anni dall’enorme successo di Titanic. Ma se nel colossal di James Cameron i due protagonisti erano ostacolati da differenze sociali insormontabili e da un destino cinico e contrario, qui il naufragio di un’altra coppia sarà la mancanza di coraggio. L’idea di essere migliori delle persone che le circondano, unita alle loro irrealizzabili e illusorie ambizioni, non valgono nulla se non si è disposti veramente ad uscire totalmente da un rassicurante stereotipo di vita borghese. In questo caso si tratta di una società ipocrita e bigotta, quella della New York degli anni cinquanta.
Il terzo film di Mendes trasmesso da Sky Cinema Cult è Era mio padre con un cast davvero grandioso: Tom Hanks, Tyler Hoechlin, Paul Newman, Jude Law, Daniel Craig. Tradotto in Italia come Era mio padre, Road to Perdition esce nel 2002 e non ci mette molto ad essere apprezzato da pubblico e critica: riceve 6 nomination agli Oscar 2003: migliore fotografia, migliore attore non protagonista, migliore scenografia, migliore sonoro, miglior montaggio sonoro e migliore colonna sonora. Tuttavia il numero di statuette che il film riuscì a portarsi a casa fu solo quella della migliore fotografia assegnato a Conrad L. Hall. La bellezza di questo film, tuttavia, sta nel grande lavoro realizzato da Mendes (inizialmente la regia era stata affidata a Steven Spielberg che, a causa di altri impegni, fu costretto a passare il progetto allo stesso Mendes), dalla grande interpretazione di Tom Hanks e soprattutto dall’ ultima apparizione cinematografica di Paul Newman.
Ci troviamo nell’America del 1931 in piena Depressione. La mafia è dilagata ovunque. Michael Sullivan (Tom Hanks) è un fidato killer della famiglia Rooney, quella che domina la città. Ha una moglie, due figli, una vita apparentemente tranquilla ch’egli vuole preservare con estrema dedizione e cura. Legato da affetto filiale al boss John Rooney (Paul Newman nella sua ultima super premiata interpretazione), Michael, una notte, va a sbrigare una delle sue “commissioni” col figlio di Rooney, Connor (Daniel Craig), viziato e spregiudicato. Si scopre che all’omicidio ha assistito il figlio di Michael, Michael Junior, che lo aveva seguito per scoprire finalmente quali lavori facesse per i Rooney. Connor, per paura di una compromettente testimonianza, uccide la moglie ed il gemello di Michael, confondendolo col fratello.Michael allora inizia la sua epopea attraverso l’America per trovare la vendetta e la pace, ma sono ostacolati dai boss e soprattutto da un assassino, perverso e depravato, (Jude Law) assoldato niente di meno che da Al Capone, alleato dei Rooney.