Isole cinematografiche: il Mediterraneo su grande schermo

Cinema
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La piccola Kastellorizo di Mediterraneo. La selvaggia Lampedusa di Respiro. Le iconiche Procida e Salina di Il Postino. Sono molto più che semplici location, ma protagoniste centrali di alcune delle migliori pellicole italiane degli ultimi decenni. Da rivedere nella serie “Mare e Monti” in onda ogni martedì d’agosto su Sky Cinema Cult

Le acque cristalline. Il frinire delle cicale. Gli intonaci bianchissimi scrostati dalla salsedine. I pomeriggi trascorsi all’ombra di un albero. E, soprattutto, quel senso di fuga dalla realtà e di totale immersione nella natura. Se c’è un elemento che ha accomunato alcune delle più belle pellicole italiane degli ultimi decenni questa è senza dubbio l’isola del mar Mediteranneo. Dalla lontana e minuscola Kastellorizo portata alla notorietà (e agli Oscar) dal film Mediterraneo di Gabriele Salvatores (1992), alla più viscerale e anti-convenzionale Lampedusa di Respiro, film di Emanuele Crialese del 2002, fino ad arrivare all’imponente coppia Procida-Salina immortalata da Il Postino (1994). E proprio queste tre pellicole saranno protagoniste della programmazione “Mari e Monti” in onda nel mese di agosto su Sky Cinema Cult.

Un lungo elenco - A dire il vero, l’elenco sarebbe molto più lungo. “Isole”, episodio di Caro Diario (1993) di Nanni Moretti racconta proprio degli spostamenti tra diverse isole Eolie. Stromboli - Terra di Dio di Roberto Rossellini è ambientato nell’omonima isola-vulcano. Alcune delle riprese di L’avventura di Michelangelo Antonioni sono avvenute a Panarea, sull’isolotto di Lisca Bianca. Non è italiano, ma Il Disprezzo, pellicola del 1963 di Jean-Luc Godard con una stupenda Brigitte Bardot, non sarebbe stato lo stesso capolavoro se non fosse stato ambientato nell’iconica villa Malaparte costruita a picco su uno scoglio Capri con vista Faraglioni.



Kastellorizo, “la più piccola, la più lontana” - E’ una delle più orientali isole della Grecia: si trova infatti nel Dodecanneso al largo di Rodi lungo la costa turca. E’ nota anche con il nome di Castelrosso (italianizzazione di Castellorizo) o di Megisti. E proprio così viene chiamata nella pellicola di Salvatores che l’ha fatta diventare una delle più note isole greche: “Ci stavano mandando in missione a Megisti, un'isola sperduta dell'Egeo, la più piccola, la più lontana. Importanza strategica: zero” dice Diego Abantantuomo in apertura. Gli attori del film hanno più volte raccontato come l’isola sia stata decisiva per creare quel senso di amicizia e fuga dalla realtà che hanno fatto di Mediterraneo un film generazionale, forse uno dei più belli mai girati su un’isola greca. Come dimostrano anche i tanti tributi amatoriali che fioccano su YouTube.

Il trailer



Il “Respiro” di Lampedusa - “Tu mi fai girar, tu mi fai girar, come fossi una bambola”. Nelle prime sequenze del film (e del trailer) di Respiro sentiamo Patty Pravo cantare “La bambola”. Le sue parole sembrano riferirsi sia a Grazia, la protagonista interpretata da una magistrale Valeria Golino, che all’isola di Lampedusa, protagonista non secondaria delle pellicola girata nel 2002 da Emanuele Crialese. Non a caso il regista romano ha vissuto alcuni mesi su quest’isola del Mediterraneo. Tra panorami mozzafiato, rincorse in vespa e riprese subacquee blu cobalto, Crialese è stato in grado di restituire sul grande schermo tutta la forza magica e selvaggia di quest’isola del Mediterraneo, oggi sempre più alla ribalta per i flussi migratori in arrivo dalla Libia, come ha ben raccontato un’altra pellicola super-premiata interamente girata a Lampedusa: Fuocoammare di Gianfranco Rosi.

La scena finale del film sulle note di Nestor's Saga (John Surman,1981)



“Il Postino” tra Procida e Salina - Nel romanzo originale di Antonio Skàrmeta, le vicende sono ambientate a Isla Negra, località della terraferma cilena scelta da Pablo Neruda per il suo esilio. Per la sua trasposizione cinematografica sono state invece individuate due isole del Mar Tirreno: Procida e Salina. Ad avere maggior spazio è senza dubbio l’isola del Golfo di Napoli. Qui si trovano tre delle location più viste nel film: il borgo di Marina Corricella, la spiaggia di Pozzo Vecchio (che ormai è chiamata anche dai locali “la spiaggia del Postino”) e la locanda sulle colline che dominano l’isola. Ma un ruolo non da poco è giocato anche dalla suggestiva baia di Pollara che si trova invece nelle Eolie, sull’isola di Salina. La spiaggia è accessibile anche via terra con un percorso a gradini: da fare al tramonto per respirare tutta la poesia di un’isola del Mediterraneo.

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