Giffoni 2016, Chiara Francini l'attrice con la voce da X Factor

Cinema
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Il Giffoni Film Festival abbraccia Chiara Francini, l'attrice toscana ha raccontato le sue esperienze in tutti gli ambiti dello spettacolo, dal cinema al teatro, dalla televisione alle pubblicità. Ma soprattutto ha mostrato una voce da popstar. La abbiamo incontrata e intervistata

di Fabrizio Basso
(inviato a Giffoni Valle Piana)

Laurea in simpatia (e bravura) dalla libera e anarchica università di Giffoni 2016. Chiara Francini ha conquistato con la sua euforia, con la voce e con gli sguardi un popolo difficile come quello dei bambini. L'attrice toscana è stata protagonista di una giornata intensa al Giffoni Film Festival. L’ abbiamo incontrata e intervistata.

Chiara partiamo dalla gallinella Matilda in Angry Birds?
Volentieri. Mi sono divertita a doppiarla, i suoi cambi di tono sono mitici. Partiva flautata e alla fine della frase la voce le si strozzava in gola.

A proposito di voce, sappiamo che lei è una brava cantante. Se ne è accorto Leonardo Pieraccioni che l’ ha messa alla prova nel 2007 in Una moglie bellissima.
Quel film con Pieraccioni è stata una delle prime cose che ho fatto. Poi in quel film facevo la Sandy di Grease e cantavo, avevo tutina e capello cotonato. Non mi rendevo di interpretare la colonna sonora di un film epocale.

Sa che ci fossero oggi Garinei e Giovannini non l’avrebbero mollata? Sarebbe la regina del Varietà.
Guardi non sono una cantante ma saper usare la voce è un compendio importante. Da piccola ho fatto un musical con Loretta Goggi e mi sono divertita. Servono energie e poi io sono una purista: un musical prevede preparazione su più fronti.

Ha dei maestri?
In Italia Franca Valeri, Anna Marchesini, Monica Vitti.

All’estero?
Amo Funny Girl e Barbra Streisand, è il mio film preferito dopo Via col vento. Poi Meryl Streep in Mamma mia, è una attrice a 360 gradi. Anche Lucille Ball e Bette Midler. Cameron Diaz inTutti pazzi per Mary ha dimostrato che possono esistere ragazze carine con ottimi tempi comici. Tornando in Italia ripenso a Loretta Goggi capace di fare imitazioni non con una maschera ma sclerotizzando un particolare. Per esempio, con un ciglio alto dava spessore al personaggio. Vanno studiate le peculiarità e lì forzare per l’imitazione.

Teatro, televisione, cinema, pubblicità: dove raccoglie più soddisfazioni?
Nella vita ci sono momenti in cui non puoi tornare indietro, anzi devi fare un passo avanti, per far sì che si apra il sipario. Il teatro mi da adrenalina, cinema e televisione sono arti ripetibili. Sono gerarchica, porto la mia idea di personaggio che deve amalgamarsi con quella del regista. Cinema e tivù sono belli perché per un periodo si crea una famiglia. C’è empatia.

La pubblicità?
Per quanto concerne la pubblicità, se dai il tuo volto per una azienda di telefonia ci metti la faccia, chi ti sceglie pensa che tu abbia caratteristiche per cui la gente si può rivedere in te. Deve essere un volto che piace alla gente.

Dopo l'estate la vedremo a teatro.
Sì. Testo e regia di Luca Miniero, si intitola Due e con me ci sarà Raoul Bova. Siamo una coppia che monta il letto dell’Ikea e da lì partono domande su come cambieranno nel tempo i loro rapporti. E' una riflessione su come in un rapporto d’amore siano importanti le ingerenze esterne.

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