71, la guerra a Belfast diventa un thriller
CinemaUn’ emozionante thriller con la giovane promessa del cinema britannico Jack O’Connell). Nel 1971, dopo un violento scontro tra le strade di Belfast tra cattolici e protestanti, un soldato britannico viene casualmente abbandonato dal suo battaglione. Per il giovane inizia così un lungo calvario che, in un'estenuante fuga notturna, lo porterà a contatto con le varie fazioni. Appuntamento, in prima tv, su Sky Cinema 1, venerdì 3 giugno alle 21.10
“A causa dell’aggravamento della situazione a Belfast, il vostro reggimento verrà dislocato lì”. Così inizia ’71, primo lungometraggio di Yann Demange, regista della pluripremiata e acclamata serie di Channel 4 Top Boy. Si tratta di un thriller ambientato nell’Irlanda del Nord durante i primi anni del Conflitto che sconvolse l'isola. La pellicola vede come protagonista Gary Hook (Jack O’Connell), un soldato inglese, nonché nuova recluta trasferita nella caserma di Belfast. “Non preoccupatevi -rassicura il caporale - ci resterete solamente fino a quando un irlandese non vi sparerà”.
Tutto si svolge nell'arco di una sola notte. Gary si trova nella più feroce delle guerre urbane. Ed è la sua prima azione di combattimento. Il suo compagno, Thommo, viene abbattuto da un colpo di pistola al volto sparato bruciapelo e per lui resta solo la fuga all'interno di un quartiere dove basta sbagliare casa e si è morti e dove nessuno è davvero quello che sembra.Ritmo da thriller e fotografia seppia, tra auto incendiate, iniziazione alla guerriglia e bombe da far esplodere, si svolge la storia fino a un finale aperto."
La parola al regista
"Non ho mai avuto particolare desiderio di raccontare una storia sull'Irlanda del Nord - spiega Demange -, ma avevo trovato un articolo, molto ben scritto che parlava di una storia simile. L'idea di un giovane mandato a combattere delle sporche guerre, mi colpiva molto. Spesso questi ragazzi hanno più cose in comune con i loro coetanei, contro i quali combattono, che con gli uomini da cui prendono ordini. Potrebbe essere qualsiasi paese: l'Iraq o l'Afghanistan. In Gary - continua il regista nato a Parigi e cresciuto a Londra -, il protagonista di ''71', vedevo l’opportunità di esplorare la mascolinità vulnerabile di un ragazzo senza radici, senza famiglia (Gary ha solo un fratello di dieci anni), alla ricerca di una tribù a cui appartenere, che trova una dimensione nell'esercito, ma poi viene tradito...''.
Per quanto riguarda le ricerche fatte dal regista nell'Irlanda del Nord spiega Demange: ''sono andato a Belfast dove ho incontrato entrambe le fazioni, i Repubblicani e i Lealisti. Ho anche incontrato le famiglie delle vittime. Presto mi è apparso evidente che era tutta una questione di sfumature. Mi ha sorpreso molto quanto fossero giovani molti dei protagonisti di quell'epoca. Avevano 21 anni o anche meno, avevano la stessa età dei ragazzi che sono nell'esercito britannico, erano solamente dei ragazzini''.