Cannes 2016: The Nice Guys: La Recensione

Cinema

Presentato fuori Concorso alla 69.ma edizione del festival di cinema, la commedia action diretta da Shane Black e interpretata da Russell Crowe e Ryan Gosling è un autentica macchina spettacolare e divertente, impreziosita dall'appetitosa partecipazione di Kim Basinger.

di Gabrele Acerbo
 

Spumeggiante. Ci viene voglia di definirla cosí, con un aggettivo di altri tempi, la commedia tutta azione e risate con Russell Crowe e Ryan Gosling, presentata oggi a Cannes a un pubblico di giornalisti molto divertito.
 

Dietro la macchina da presa c'è Shane Black che, prima di  questo buddy movie aveva diretto qualcosa di simile 11 anni fa con Kiss Kiss Bang Bang con Robert Downey Jr e Val Kilmer ma negli anni 80aveva scritto il formidabile copione di Arma Letale, fondando cosí una saga poliziesca di successo con un'altra coppia di successo, Mel Gibson e Danny Glover. Che la mano sia la stessa si nota dalla prima scena di Nice Guys: un'auto lanciata a tutta birra sfonda una villetta, a bordo il cadavere di una procacissima sexy star dal nome che è tutto un programma, Misty Mountains. Una sequenza molto simile a quella che apriva il primo Arma Letale, una bella ragazza seminuda che si lancia da un grattacielo e si sfracella sul tetto di un'auto. 


The  Nice Guys è ambientata nella Los Angeles degli anni 70 dove un aspirante detective bolso e dalle maniere spiccie (Crowe) e un investigatore privato impacciato e con una figlia tredicenne a carico (Gosling) incrociano le loro strade per cercare una ragazza scomparsa coinvolta in uno strano giro di filmini porno. Tra voci fuori campo come nei noir hollywoodiano, quelli seri, gang esilaranti (imperdibile un Gosling simil Peter Sellers alle prese con la tazza del water, sigaretta e pistola, mai così lontano dall'icona sexy vista in tutti i film precedenti), scazzottate come ai tempi di Bus Spencet e Terence Hill e un pizzico di violenza pulp che non guasta mai, Black crea una macchina spettacolare e divertente, spesso di grana grossa, ma molto efficace. Dentro c'è di tutto, da una misteriosa pellicola che scotta ai complotti orditi dal governo, dagli spassosi inseguimenti sulla Mulholland Drive agli incubi alcolici con api giganti. Non mancherà il sequel, il finale lo richiede. Da segnalare una rediviva Kim Basinger, di nuovo giovane grazie a un intervento di chirurgia plastica dai risultati sorprendenti.

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