Arriva in Italia John Carpenter in versione musicista. Due appuntamenti per lui, il 26 agosto a Torino e il 28 a Milano. Proporrà i brani dei suoidue album Lost Themes e Lost Themes II e le colonne sonore dei suoi film accompagnate da immagini
Il leggendario compositore e regista horror John Carpenter, autore di capolavori assoluti del cinema come Distretto 13 – Le brigate della morte (1976) Halloween (1978), La Cosa (1982), 1997: Fuga da New York (1981), Christine, La Macchina Infernale (1983), Essi Vivono (1988), Grosso Guaio A China Town (1986) e Il Seme Della Follia (1994), che ha firmato come regista e come autore delle colonne sonore, sarà a Torino il prossimo 26 agosto e a Roma il 28 agosto in veste di musicista (informazioni DNA Concerti)
E' Halloween 2014 quando il mondo arriva a conoscere un'altra faccia di John Carpenter, un'altra fase della sua carriera: esce Vortex, il primo singolo estratto da Lost Themes, ovvero la sua prima release discografica ufficiale. Una release che rimette Carpenter al centro delle discussioni più importanti sull'intersezione tra musica e cinematografia: la sua influenza sull'arte del creare colonne sonore nel modo più personale, suggestivo e tagliente possibile è semplicemente fondamentale.
La reazione di pubblico e critica all’uscita di Lost Themes che, per la prima volta, si basa su materiale mai utilizzato nei suoi film è infatti eccezionale e da Vanity Fair a Rolling Stone, dal Wall Street Journal al Los Angeles Times, dal Guardian al New York Times fioccano articoli entusiastici e copertine dedicate al Maestro. E' un successo di vendite oltre ogni aspettativa (fra i primi 200 album venduti sia nelle classifiche americane che in quelle inglesi). The Lost Themes diventa una delle release di maggior successo nella storia ormai quasi decennale della label Sacred Bones.
Un successo così impetuoso da costringere John Carpenter a un passo inizialmente inaspettato (e mai prima sperimentato): suonare la sua musica dal vivo. Ecco che quindi il 2016 diventa l'anno non solo di Lost Themes II (ovvero un sequel, in pieno spirito carpenteriano!), album costruito come il suo predecessore con l'aiuto sia del figlio Cody Carpenter che del figlioccio Daniel Davies, ma anche dell'esordio in tour. In Lost Themes II i tre autori hanno lavorato insieme e nella stessa città, anche se dovendo comprimere i tempi all'inverosimile per i rispettivi impegni, una situazione per certi versi paragonabile agli esordi di John Carpenter come regista, con film, diventati poi assoluti classici, girati nel minor tempo possibile per riuscire a stare dentro ai bassi budget produttivi a disposizione.
Il risultato è un lavoro ancora più coeso e compatto ma al tempo stesso dallo spettro sonoro più ampio: ad esempio più chitarre, acustiche ed elettriche, a interpolarsi in mezzo alle inconfondibili trame di synth di Carpenter, o anche linee ritmiche più espressive e dinamiche. Materiale pronto ad essere reinterpretato su un palco, mettendo però ovviamente in scaletta anche i momenti migliori di Lost Themes così come un'affilata e accurata selezione delle immagini dei suoi film e le colonne sonore più famose, come ad esempio il noto tema della saga di Halloween, 1997: Fuga da New York e Grosso guaio a Chinatown.