La Solita Commedia, che vita d'inferno fortuna che non dura in eterno
CinemaIl 29 febbraio su Sky Cinema 1 arriva in prima tv assoluta alle 21.10 La solita commedia - Inferno. Il film prodotto da Lorenzo Mieli e Mario Gianani, scritto e diretto da Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli e Martino Ferro, ci porta direttamente in un folle mondo di peccatori. Ha avuto una colonna sonora straordinaria! Ve la raccontiamo
di Fabrizio Basso
Quante volte ci siamo domandati che musica c'è nell'aldilà? Tante e chi lo nega se ne va diritto in Purgatorio. Angolo del silenzio. Solo che abbiam i cori angelici, una musica ambient per chi deve starsene un po' a espiara nel girone di mezzo...e per l'inferno. Luoghi comuni tanti (rock, hard rock, metal nelle sue mille declinazioni) ma nel calore reale della fiamma infernale? Certo, ognuno avrà una sua playlist per l'eventuale evenienza ma c'è chi ha fatto un passo oltre: sono Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio che nel loro film La Solita Commedia - Inferno ne costruiscono una per tutti i gusti. Ecumenica e accattivante. Aspettando di ascoltarla accompagnate alle immagini, in prima tv esclusiva su Sky Uno il 29 febbraio alle ore 21.10, ve la presentiamo.
Si parte con Vivere di Vasco Rossi: poteva mancare una brano di quello che forse è il più maledetto degli artisti italiani degli ultimi trent'anni? Vivere sembra quasi un ossimoro ma anche nell'altro mondo c'è, dovrebbe esserci una vita e dunque ci sta. Born Sleepy degli Underworld che garantisce una bella base elettronica con rimandi alla prima stagione aurea di quel genere, il tramonto degli anni Settanta. Come non commuoversi ascoltando Ma l'amore no cantata da una superba Alida Valli: cercatela sui social, lei bellissima, due occhi che tramortiscono e davvero capisci che l'amore suo "non può disperdersi nel vento con le rose". L'Horros Show dei Libertines ci ricorda per ritmo e voce ruvida il punk delle origini, quello di fine anni Settanta. Adam Green rende tutto dolce Ron Asheton, brano acustico con un pianoforte che sembra una marcia di avvicinamento alla pace. In tutti i sensi.
Abbiamo poi Got No Chance, Lost in Green e Nasty Sound scritte e composte da Giulio Calvino e gran finale con Vita d'Inferno firmata dalla "trinità" Biggio/Mandelli/Ferro e che ebbe l'onore di partecipare, in gara, al festival di Sanremo 2015. Vestiti come due asburgici, un ritmo da marcia, un sorriso seducente, Biggio e Mandelli hanno esibito sul palco dell'Ariston una canzone con l'andamento di una marcetta, con strofe che smascheravano una quotidianità che tendiamo a nascondere, ma soprattutto ha sedotto per la sua finta ingenuità: perché è un testo pieno di verità, quello. Che all'inferno starebbe proprio bene...ma anche in purgatorio e paradiso non sfigurerebbe.
Ecco il testo integrale di Vita di Inferno:
VITA D'INFERNO
Fortuna che non dura che in eterno
VITA D'INFERNO
Se lo sapevo prima rimanevo dentro all'utero materno
VITA D'INFERNO
Si soffre sia d'estate che d'inverno
VITA D'INFERNO
Ho voglia di morire e andare a dire due parole al Padreterno
In cerca d'un parcheggio
Ho perso un pomeriggio
La sera al ristorante
M'han lasciato in mutande
Ed al mattino...
Mi sveglio e m'han fregato il motorino
VITA D'INFERNO
Mi s'è bruciato il pollo dentro al forno
VITA D'INFERNO
Si soffre come ai tempi degli antichi ma in modo moderno
VITA D'INFERNO
Ho perso il numerino del mio turno
VITA D'INFERNO
Più triste e desolata della strda che da Reggio va a Salerno
Amavo una ragazza
M'ha detto t'ho tradito
Le ho detto: ti perdono
Se giuri che è finito
E invece lei...
M'ha fatto un brutto gesto con il dito
VITA D’INFERNO
Pensavo fosse tombola era un terno
VITA D’INFERNO
M'han dato passi nonostante avessi utilizzato il piede perno
VITA D’INFERNO
Se piove è sempre colpa del governo
VITA D’INFERNO
E' tutto un faticare e un tribolare sia diurno che notturno
Sono milioni di milioni tutte le generazioni che han vissuto nonostante il giramento di coglioni convincendosi che il giorno della fine dell’inferno arriverà X2