Divina Commedia, un Paradiso per gli occhi
CinemaLa Divina Commedia di Dante Alighieri non ha ispirato solo la coppia comica Biggio-Mandelli per il film La solita commedia - Inferno, in prima tv su Sky Cinema 1 HD lunedì 29 febbraio. Ha anche fulminato generazioni di illustratori, che hanno cercato di renderle onore su carta.
Cupi gironi infernali popolati da demoni grotteschi e scenari paradisiaci inondati di luce: l'impianto visivo della Divina Commedia di Dante Alighieri è qualcosa di davvero unico. Non stupisce quindi che quest'opera immortale - presa di mira da Biggio e Mandelli nel film La solita commedia - Inferno, in prima tv lunedì 29 febbraio alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD - sia stata di ispirazione a generazioni di pittori e illustratori.
Oltre a essere al centro di numerosi, celebri dipinti, o ad avere comunque influenzato con la sua visionarietà le opere di grandi pittori (basti pensare all'olandese Hieronymus Bosch, detto il Bosco), la Commedia è stata il soggetto d'elezione di alcuni grandi cicli di illustrazioni, alcuni dei quali sono entrati di diritto nell'immaginario comune.
Oggi, l'immaginario legato alla Divina Commedia si rifà in larga parte alle celebri illustrazioni del francese Gustave Doré, pittore e incisore vissuto tra il 1832 e il 1883, noto anche grazie al suo lavoro su classici come Gargantua e Pantagruele, Don Chisciotte e L'Orlando furioso. Ma il suo cimento più conosciuto riguarda proprio la Commedia, raffigurata con dovizia di particolari e con grande immaginazione.
Doré non è stato certo l'unico: prima di lui (e anche dopo) altri artisti hanno affrontato il cimento dantesco. Il più illustre, senza dubbio, è il maestro della pittura rinascimentale Sandro Botticelli, che peraltro ebbe anche l'occasione di ritrarre su tela il sommo Vate. Sebbene le sue eteree illustrazioni della Divina Commedia non siano altrettanto note di sue opere quali La Primavera o La nascita di Venere, costituiscono comunque un interessante tentativo di trasporre visivamente le parole di Dante (vedi illustrazione sopra).
Illustrarono la Commedia anche artisti del XIX secolo come l'inglese John Flaxman, con i suoi disegni minimalisti, e l'austriaco Joseph Anton Koch. E prima di morire, il poeta e pittore inglese William Blake si cimentò con una serie di acquerelli in cui cercava di dare colore alla visione di Dante (vedi sopra). A metà del secolo successivo, fu invece il geniale Salvador Dalì, ovviamente con lo stile surrealista che lo rese famoso, a riproporre l'opera dantesca in cento illustrazioni (vedi sotto).
Ma la Divina Commedia non è certo solo un'opera del passato. Anzi, è attualissima, come dimostra l'interessamento di uno degli illustratori italiani contemporanei più apprezzati al mondo, ovvero Lorenzo Mattotti, che con i suoi pastelli ha riportato su carta le tinte cupe e fiammeggianti dell'Inferno dantesco (vedi sotto). Insomma, uno spunto sempre valido e in tutti gli ambiti culturali, come dimostrano gli esempi sopra riportati e come dimostra anche il film di Biggio e Mandelli: l'appuintamento con La solita commedia - Inferno è per il 29 febbraio su Sky Cinema!