Hayley Atwell e gli attori inglesi alla conquista degli USA

Cinema
Una raggiante Hayley Atwell, protagonista della mini-serie Marvel Agent Carter (Getty Images)
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Agent Carter, la mini-serie della Marvel in onda dal 2 febbraio su Sky Cinema 1 HD, ha per protagonista l'attrice britannica Hayley Atwell, che guida la carica dei divi inglesi alla conquista dei posti di lavoro dei loro colleghi americani. Con lei Benedict Cumberbatch, Idris Elba e tanti altri.

Da un po' di tempo, a Hollywood e dintorni si sente sempre più spesso parlare con accento inglese. Non sul set, per carità, perché le esigenze di copione vogliono altrimenti, ma tra una pausa e l'altra dalle riprese ci si accorge di un dato interessante: sempre più ruoli che sarebbero "naturalmente" destinati ad attori americani finiscono per essere assegnati ai loro colleghi inglesi.

 

Tra i casi più eclatanti c'è quello di Hayley Atwell, protagonista della mini-serie Agent Carter, in onda in esclusiva dal 2 febbraio su Sky Cinema 1 HD. Lo show della Marvel segue le vicende post-belliche di Peggy Carter, ex fiamma di Captain America/Steve Rogers che si ritrova impelagata in una missione segreta, mentre è impegnata a condurre una vita all'apparenza normale. Il personaggio sarebbe americanissimo, ma per interpretarlo è stata scelta una londinese.

 

Potrebbe sembrare strano, eppure Hayley non è sola. Con lei, negli ultimi anni una pletora di attori "made in UK" ha invaso gli Stati Uniti, accaparrandosi ruoli di primo piano. Ruoli non solo in produzioni americane, ma anche di personaggi americani. Basti pensare a Damian Lewis, scelto come coprotagonista nelle prime stagioni di Homeland, nei panni di un marine americano rapito in Medio Oriente e liberato dopo anni di prigionia.

 

E non ci sono solo le serie tv come Homeland ed Agent Carter. Il grande schermo è pieno di esempi simili, a cominciare da Batman/American Psycho Christian Bale, fino a Tom Hiddleston, anch'egli londinese, chesi è fatto conoscere grazie a un'altra produzione dell'americana Marvel: stiamo parlando della versione cinematografica di Thor, in cui interpreta l'infido (ma amatissimo dal pubblico) Loki. E adesso è lanciatissimo a Hollywood.

 

Per non parlare di Benedict Cumberbatch, che ha steso il pubblico USA nel ruolo di Sherlock Holmes ed è richiestissimo, basti pensare al ruolo del villain Khan in Star Trek: Into the Darkness, o a quello del protagonista nel nuovo film (ancora una volta della Marvel) dedicato a Doctor Strange.

 

Idris Elba, dal canto suo, ha preso parte a film come American Gangster, Thor, Prometheus e Pacific Rim, oltre ad essere tra i protagonisti della serie HBO The Wire. E con loro ce ne sono tanti altri. Ma quali sono le ragioni che spingono i produttori USA a scegliere divi britannici?

 

Le motivazioni possono essere tante. Qualcuno, come Brian Moylan del Guardian, spiega la faccenda ricorrendo a una presunta crisi di identità dell'uomo americano, che si rivolge allora per la sua salvezza ai compassati eroi d'oltreOceano. Secondo altri è fondamentale la formazione degli attori inglesi, che grazie alla gavetta teatrale sono più umili e hanno meno "grilli per la testa" dei viziati colleghi americani.

 

Per qualcun altro, come l'inglese Toby Stephens, protagonista della serie tv americana Black Sails, la faccenda sarebbe molto più semplice: gli attori inglesi sono più economici delle star americane. Magari meno poetica, come spiegazione, ma comunque interessante. 

 

Quale che sia la realtà, in quanto a bravura i divi brit non fanno rimpiangere le superstelle USA. Ce lo dimostra benissimo Hayley Atwell in Agent Carter, in onda su Sky Cinema con due nuovi episodi ogni martedì sera fino al 23 febbraio.

 

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