Una tavolata a cellulare scoperto tra...perfetti sconosciuti

Cinema
Il cast di Perfetti Sconosciuti
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Oggi siamo tutti sotto controllo. I cellulari non proteggono ma espongono...ed è su questo tema, delicato, problematico che si basa il nuovo film di Paolo Genovesi che si intitola Perfetti Sconosciuti, vincitore del premio come miglior film agli ultimi David di Donatello. Appuntamento, in prima tv, domenica 1 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno

di Michele Sancisi

Siete certi di conoscere veramente la vita intima dei vostri più cari amici, fidanzati/e o famigliari più stretti? Certo, risponderemmo tutti. Eppure lo sceneggiatore e regista Paolo Genovese riesce a mettere in crisi questa granitica certezza con una semplice (ma geniale) idea narrativa. L’autore di “Immaturi”, “Una vita perfetta” e “Tutta colpa di Freud?” ha messo questa domanda, apparentemente innocente ma sottilmente diabolica, alla base del suo nuovo film, “Perfetti sconosciuti”, in corso di lavorazione a Roma e in uscita il prossimo febbraio.

Nel cast di “Perfetti sconosciuti” ritroviamo i campioni più vincenti della commedia italiana di oggi, da Marco Giallini ed Edoardo Leo (ormai una coppia di fatto) a Valerio Mastandrea, reduce dalla co-regia dell’ultimo film di Caligaris, poi la bella e brava Kasia Smutniak, il talento a tutto tondo di Giuseppe Battiston, la prezzemolina Alba Rohrwacher e la camaleontica Anna Foglietta.

“La trama del film è semplice –spiega il regista- si basa su una cena con quattro coppie di amici a tavola che parlano di un’altra coppia di amici che si è separata a causa di un messaggino che lei ha scoperto sul cellulare di lui. A un certo punto la padrona di casa propone un gioco che sembra divertente: per la durata della cena mettiamo sul tavolo i nostri cellulari e chiunque può leggere ciò che vuole”. E qui è la svolta: “Il film inizia come una commedia divertente –avverte Anna Foglietta- ma presto volge al dramma e alla fine diventa una tragedia. Infatti non è facile per noi attori rendere questo cambio di registro. E’ un film spiazzante, come ciò che ci ha chiesto il regista sul set". Marco Giallini aggiunge che "è un film po’ disturbante per chi crede nei rapporti monogami". Secondo Kasia Smutniak "il cellulare è davvero la scatola nera della nostra vita. Giuseppe Battiston pensa che si possa evitare di affidare tutta la propria esistenza a un telefonino. Alba Rohrwacher addirittura assicura di evitare social networks e applicazioni per smarth phone limitandosi a telefonare. Sarà proprio vero?
 

di Michele Sancisi

Siete certi di conoscere veramente la vita intima dei vostri più cari amici, fidanzati/e o famigliari più stretti? Certo, risponderemmo tutti. Eppure lo sceneggiatore e regista Paolo Genovese riesce a mettere in crisi questa granitica certezza con una semplice (ma geniale) idea narrativa. L’autore di “Immaturi”, “Una vita perfetta” e “Tutta colpa di Freud?” ha messo questa domanda, apparentemente innocente ma sottilmente diabolica, alla base del suo nuovo film, “Perfetti sconosciuti”, in corso di lavorazione a Roma e in uscita il prossimo febbraio.

Nel cast di “Perfetti sconosciuti” ritroviamo i campioni più vincenti della commedia italiana di oggi, da Marco Giallini ed Edoardo Leo (ormai una coppia di fatto) a Valerio Mastandrea, reduce dalla co-regia dell’ultimo film di Caligaris, poi la bella e brava Kasia Smutniak, il talento a tutto tondo di Giuseppe Battiston, la prezzemolina Alba Rohrwacher e la camaleontica Anna Foglietta.

“La trama del film è semplice –spiega il regista- si basa su una cena con quattro coppie di amici a tavola che parlano di un’altra coppia di amici che si è separata a causa di un messaggino che lei ha scoperto sul cellulare di lui. A un certo punto la padrona di casa propone un gioco che sembra divertente: per la durata della cena mettiamo sul tavolo i nostri cellulari e chiunque può leggere ciò che vuole”. E qui è la svolta: “Il film inizia come una commedia divertente –avverte Anna Foglietta- ma presto volge al dramma e alla fine diventa una tragedia. Infatti non è facile per noi attori rendere questo cambio di registro. E’ un film spiazzante, come ciò che ci ha chiesto il regista sul set". Marco Giallini aggiunge che "è un film po’ disturbante per chi crede nei rapporti monogami". Secondo Kasia Smutniak "il cellulare è davvero la scatola nera della nostra vita. Giuseppe Battiston pensa che si possa evitare di affidare tutta la propria esistenza a un telefonino. Alba Rohrwacher addirittura assicura di evitare social networks e applicazioni per smarth phone limitandosi a telefonare. Sarà proprio vero?
 

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