I personaggi Star Wars trasformati in statue greche

Cinema
I personaggi di Star Wars ricreati come statue greche dall'artista francese Travis Durden.
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L’arte non conosce tempo e neanche confini: può viaggiare dalla Grecia antica fino allo spazio e dagli eroi ellenici a quelli di Guerre Stellari. Per rendersene conto basta guardare l’opera dell’artista francese Travis Durden che ha mescolato sculture classiche e greche protagonisti della saga ideata da George Lucas

E' cosa nota: l'epopea di Star Wars è stata costruita sulla falsariga dei grandi miti dell'antichità. L'influenza del celebre studioso di mitologia Joseph Campbell su George Lucas, l'inventore della saga, è ben documentata. Non sorprende dunque che un artista contemporaneo riprenda questo legame e trasporti i personaggi dell'epopea nell'atmosfera della Grecia classica, patria di alcuni dei miti più conosciuti del mondo occidentale. E' quello che ha fatto il francese Travis Durden che ha avuto l'idea di trasformare alcuni dei protagonisti di Star Wars in statue elleniche. Sì, proprio in statue, come quelle che si vedono nei musei e nei libri di storia dell'arte. Risultato: da Yoda a Darth Vader gli uomini impegnati nelle guerre stellari assumono forme e pose decisamente classiche, proprio come i soggetti delle sculture del tempo. E, e questo è il bello, non sembrano affatto fuori posto. 

 

Dalla galassia all'antichità – Perfino Darth Vader, che con tutto quel suo armamentario di solito non brilla per plasticità, sembra assolutamente calato nella parte. Sarà il fisico, letteralmente, scolpito ma uno dei cattivi cinematografici più cattivi di sempre assume un aspetto decisamente meno minaccioso e più armonico nella rivisitazione operata da Travis Durden. E non è l'unico. Anche Yoda, lo Jedi per eccellenza, guadagna, se possibile, in autorevolezza. Anche grazie, bisogna dirlo, a un paio di ali che lo rendono ancora più superiore e incline a guardare lontano. 

 

Persino Boba Fett, il cacciatore di taglie più celebre della galassia, assume un aspetto tragicamente eroico dopo la cura a cui lo ha sottoposto Durden che lo ha messo nei panni pensosi e un po' malinconici di una scultura classica. 

 

Nei film di Star Wars Qymaen Jai Sheelal, alias il generale Grievous, è un droide in cui strutture robotiche si accoppiano ad un cervello organico. Di sicuro, rappresentato come un Niobde, uno dei figli di Afione e Niobe, ne guadagna in flessibilità e elasticità. 

 

La vita di uno Stormtrooper non è facile. Sempre in guerra e sempre a rischiare la vita, pochi momenti di svago. Eppure qualche pausa per una lettura non guasterebbe, come dimostra questo assaltatore in versione scultura classica. 

 

E' cosa nota: l'epopea di Star Wars è stata costruita sulla falsariga dei grandi miti dell'antichità. L'influenza del celebre studioso di mitologia Joseph Campbell su George Lucas, l'inventore della saga, è ben documentata. Non sorprende dunque che un artista contemporaneo riprenda questo legame e trasporti i personaggi dell'epopea nell'atmosfera della Grecia classica, patria di alcuni dei miti più conosciuti del mondo occidentale. E' quello che ha fatto il francese Travis Durden che ha avuto l'idea di trasformare alcuni dei protagonisti di Star Wars in statue elleniche. Sì, proprio in statue, come quelle che si vedono nei musei e nei libri di storia dell'arte. Risultato: da Yoda a Darth Vader gli uomini impegnati nelle guerre stellari assumono forme e pose decisamente classiche, proprio come i soggetti delle sculture del tempo. E, e questo è il bello, non sembrano affatto fuori posto. 

 

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