Se fossi un Peanut, sarei così

Cinema

Barbara Tarricone

snoopye friend Se fossi un Peanut

Barbara Tarricone di Sky Cinema si è trasformata in un personaggio di Charles Shulz per svelarci i segreti di Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts in uscita nelle sale giovedì 5 novembre

Non so voi ma io alle elementari avevo il diario di Snoopy. Anche Filippo Timi, se vi interessa, ha detto che tra i Peanuts e Monsters of the Universe aveva preferito il diario con il cane sognatore. Se questo fosse un film dalla finestra della mia cameretta il regista allargherebbe alla cameretta di un altro bambino,  uno come Timi , e poi di un altro bambino e poi di un altro paese e di un'altra nazione e di un’altra generazione, avanti ed indietro con il tempo e in tutto il mondo: ragazzini pettinati  con la riga degli anni ’50, ragazzini  con i pantaloni a zampa degli anni 70, con le tute a colori neon degli anni ’80, tutti a leggere Snoopy. Perché Snoopy compie 65 anni e in 65 anni se ne crescono di bambini.

 

65 anni e non era mai stato al cinema. Tra pochi giorni  esce il  primo film di Snoopy. SI chiama Snoopy and friends Il film dei Peanuts. Dentro ci sono tutti i personaggi . Nessun adulto (non si sono mai visti adulti nelle strisce) ma per la prima volta vedremo la faccia della agognata Ragazzina dai Capelli Rossi.  Schulz non l’aveva mai disegnata. Non ci saranno cellulari e computer perché il mondo di Charlie Brown è fatto sempre delle cose che amava lui: slittini per giocare nella neve, hockey, palloni da football che inevitabilmente gli vengono sottratti da Lucy all’ultimo momento  prima del calcio quando lui si è ancora una volta fidato di lei  e ancora una volta  casca a gambe all’aria.

 

Charles Schulz disegnava una striscia al giorno. Tutti i giorni. Le disegnava direttamente a inchiostro perché non voleva perdere l’immediatezza del tratto ripassando quello che poteva avere disegnato prima a matita. Ed in effetti se avete provato da piccoli a disegnare uno dei Peanuts vi sarete resi conto di come una virgola, una linea, un angolo in un sopracciglio cambino completamente l’espressione.  Oggi anziché ricalcare a matita la copertina del diario di Snoopy potete fare di meglio.

 

 Cliccando QUI, Scegliete capelli, colore della pelle, vestito, capelli,  che meglio vi rappresentano. Viene fuori come sareste voi se foste un Peanut.  Io mi sono disegnata così. Alla fine, pensandoci bene è da quando ho 7 anni che mi sento uno di loro.

Stasera  su Sky CineNews la puntata dedicata al film .

Non so voi ma io alle elementari avevo il diario di Snoopy. Anche Filippo Timi, se vi interessa, ha detto che tra i Peanuts e Monsters of the Universe aveva preferito il diario con il cane sognatore. Se questo fosse un film dalla finestra della mia cameretta il regista allargherebbe alla cameretta di un altro bambino,  uno come Timi , e poi di un altro bambino e poi di un altro paese e di un'altra nazione e di un’altra generazione, avanti ed indietro con il tempo e in tutto il mondo: ragazzini pettinati  con la riga degli anni ’50, ragazzini  con i pantaloni a zampa degli anni 70, con le tute a colori neon degli anni ’80, tutti a leggere Snoopy. Perché Snoopy compie 65 anni e in 65 anni se ne crescono di bambini.

 

65 anni e non era mai stato al cinema. Tra pochi giorni  esce il  primo film di Snoopy. SI chiama Snoopy and friends Il film dei Peanuts. Dentro ci sono tutti i personaggi . Nessun adulto (non si sono mai visti adulti nelle strisce) ma per la prima volta vedremo la faccia della agognata Ragazzina dai Capelli Rossi.  Schulz non l’aveva mai disegnata. Non ci saranno cellulari e computer perché il mondo di Charlie Brown è fatto sempre delle cose che amava lui: slittini per giocare nella neve, hockey, palloni da football che inevitabilmente gli vengono sottratti da Lucy all’ultimo momento  prima del calcio quando lui si è ancora una volta fidato di lei  e ancora una volta  casca a gambe all’aria.

 

Charles Schulz disegnava una striscia al giorno. Tutti i giorni. Le disegnava direttamente a inchiostro perché non voleva perdere l’immediatezza del tratto ripassando quello che poteva avere disegnato prima a matita. Ed in effetti se avete provato da piccoli a disegnare uno dei Peanuts vi sarete resi conto di come una virgola, una linea, un angolo in un sopracciglio cambino completamente l’espressione.  Oggi anziché ricalcare a matita la copertina del diario di Snoopy potete fare di meglio.

 

 Cliccando QUI, Scegliete capelli, colore della pelle, vestito, capelli,  che meglio vi rappresentano. Viene fuori come sareste voi se foste un Peanut.  Io mi sono disegnata così. Alla fine, pensandoci bene è da quando ho 7 anni che mi sento uno di loro.

Stasera  su Sky CineNews la puntata dedicata al film .

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