In occasione dell’anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, mercoledì 11 novembre, su Sky Cinema Cult in prima serata verrà programmato in prima visione l’ultimo film di Ermanno Olmi, Torneranno i prati. Tra gli interpreti Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti e Francesco Formichetti
“Quando la guerra sarà finita, su questa terra che ha ospitato le trincee torneranno i prati e rifiorirà la speranza”. Sta, forse, in questa frase colma di ammarezza ma anche di fiducia in un futuro prossimo e migliore il senso di Torneranno i prati il film che un maestro del cinema italiano come Ermanno Olmi ha avvertito il bisogno di girare, e donare al pubblico, a ricordo della Prima guerra mondiale. Anche Sky Cinema Cult, in occasione dell’anniversario della fine della Grande Guerra, ricorderà questo tragico evento trasmettendo proprio il film di Olmi. Appuntamento mercoledì 11 novembre alle 21.00.
Un film forte, quello del regista di Centochiodi, sul tradimento della guerra, sulle vittime di un'ingiusta morte senza vera ragione. E ambientato negli ultimi mesi della Prima Guerra mondiale sull'Altopiano dei Sette comuni di Asiago. Tre i capitoli di questa pellicola che si avvale delle musiche preziose di Paolo Fresu e dall'aiuto regia di Maurizio Zaccaro: quello che riguarda il fatto che in guerra più dei gradi contano le relazioni umane; quella dell'apprendimento del significato della guerra e quello, infine, allucinatorio, perché' come ha avuto modo dire lo stesso regista il film non è volutamente realistico, ma al contrario evocativo''.
Nel segno di un minimalismo esasperato, quello della neve e delle trincee, le vicende di un gruppo di soldati che devo fare i conti con una guerra lontana mille miglia da quella di oggi. Una guerra, senza mediazioni e protezioni, senza droni, dove un ordine sbagliato ti getta fuori, bersaglio del più anonimo dei cecchini austriaci. Una guerra in cui non sei nulla, non conti nulla. C’è però chi da quella trincea è uscito lo stesso, invogliato da 10 lire da poter far avere alla famiglia, ed è uscito con la quasi sicurezza della morte (un sacerdote lo confessa e lo benedice, proprio come un condannato).
Dentro le trincee c’è gente di poche parole, persone, tranne gli ufficiali, non abituata a fare tanti ragionamenti. Contadini che sanno tutto di quelle piante piene di neve che circondano le trincee, che fanne palline di molliche di pane per farsi amico un topolino. Gente nei cui sogni ''non c'era certo la morte'', come dice uno di loro. Qualcosa che doveva pensare anche il padre di Ermanno Olmi a cui il film è dedicato.
“Quando la guerra sarà finita, su questa terra che ha ospitato le trincee torneranno i prati e rifiorirà la speranza”. Sta, forse, in questa frase colma di ammarezza ma anche di fiducia in un futuro prossimo e migliore il senso di Torneranno i prati il film che un maestro del cinema italiano come Ermanno Olmi ha avvertito il bisogno di girare, e donare al pubblico, a ricordo della Prima guerra mondiale. Anche Sky Cinema Cult, in occasione dell’anniversario della fine della Grande Guerra, ricorderà questo tragico evento trasmettendo proprio il film di Olmi. Appuntamento mercoledì 11 novembre alle 21.00.