Claudio Cupellini arriva alla Festa del Cinema di Roma per presentare il suo Alaska, nelle sale cinematografiche dal 5 novembre. Protagonista è Elio Germano, in un cameo troviamo Marco D'Amore
di Alessio Accardo
A cinque anni da Una vita tranquilla, che proprio qui vinse il Marc’Aurelio d’Argento, Claudio Cupellini ritorna alla Festa di Roma con Alaska, nelle sale dal 5 Novembre. E’ la storia dell’amor fou, forsennato e pervicace, tra un cameriere italiano in trasferta a Parigi e una giovane modella bella e misteriosa. Si incontrano per caso, si piacciono e, senza neppure capire come, si trovano precipitati in una spirale di violenza e passione che li porterà prima a perdersi e poi a ritrovarsi in un rincorrersi misterioso e a forti tinte.
Come Una vita tranquilla si sviluppava in una tensione continua tra l’Italia della camorra e la Germania; Alaska fa muovere i suoi protagonisti tra la Francia e Milano, dove la coppia di amanti infine approderà, non prima di aver attraversato il loro calvario di delitti e di castighi. Un film che racconta l’amore parlando di violenza, e mettendola in scena. Una violenza a volte cieca, persino sproporzionata rispetto alle cause che la determinano, come se i personaggi che la agiscono fossero loro stessi le prime vittime di un fato ineluttabile. Un personaggio dunque agli antipodi di quello poetico e fragile de Il giovane favoloso per Elio Germano, che per l’occasione sfoggia anche un insolita e invidiabile pronuncia francese, perfettamente recitata. L’Alaska del titolo ha poco a che vedere con l’omonimo stato americano che confina col mar glaciale Artico, si tratta piuttosto di un disco-pub simbolo di un riscatto sempre inseguito ma così difficile da afferrare. Spiccano nel cast Valerio Binasco e in un cameo il Marco D’Amore di Gomorra.