Ci sono film che, al di là di ogni aspettativa, hanno messo a ferro e fuoco i botteghini di mezzo mondo, portando a casa milioni di dollari a fronte di una spesa spesso ridicola. Ecco le pellicole che i giocatori di Cinema Box Office dovrebbero prendere a esempio per vincere al nuovo Fantagioco.
Gli appassionati di cinema che seguono weekend dopo weekend l'andamento dei box office cinematografici lo sanno: il bello non è vedere confermati i pronostici di un successo annunciato. Tutti quanti sono in grado di dire che un nuovo film della saga di Star Wars farà sfracelli al botteghino, ma non c'è un gran gusto nel poter dire "io lo avevo detto".
La vera soddisfazione, ve ne accorgerete a breve giocando a Cinema Box Office, è prevedere che un outsider, un film prodotto con pochi soldi o partito in sordina, sarà in grado di portare a casa secchiate di banconote. È riuscire ad azzeccare che un film australiano prodotto senza grossi mezzi come il primo Mad Max, del 1979, sia in grado di realizzare un incasso mondiale di 100 milioni di dollari, dare vita a una saga destinata a rimanere nel tempo e detenere fino a non molto tempo fa il record del film più profittevole di sempre. Ecco allora una serie di titoli che nell'ultima ventina di anni sono riusciti a espugnare il box office contro ogni aspettativa.
Blair Witch Project - Cominciamo da qui visto che lo abbiamo appena chiamato in causa: a scalzare Mad Max dal trono della pellicola più profittevole è proprio questo film low budget, destinato peraltro a inaugurare il filone del found footage. Costato appena 22500 dollari, l'horror del 1999 ne ha portati a casa addirittura 250 milioni. I produttori devono aver comprato una bottiglia di Champagne grande come l'intero Nevada, per festeggiare...
Little Miss Sunshine - Partito come piccolo film indipendente su una ragazzina intenzionata a diventare regina di bellezza e sulla sua squinternata famiglia, la commedia che ha lanciato la carriera della giovane Abigail Breslin è costata appena 8 milioni di dollari. Tutto potevano pensare gli autori, fino alla fatidica anteprima al Sundance Festival che avrebbe trasformato la pellicola in un fenomeno indie, salvo che sarebbe stata in grado di incassare più di 100 milioni di dollari e vincere ben due Oscar su quattro nomination (Miglior sceneggiatura originale e Alan Arkin Miglior attore non protagonista).
Il mio grosso grasso matrimonio greco - Da noi è arrivato che già aveva fatto sconquassi oltreOceano, ma si tratta di un caso da manuale di sleeper hit, ovvero di successo sulla lunga distanza. Costato solo 5 milioni di dollari, negli USA non è mai stato in testa alla classifica settimanale, ma è rimasto così tanto nella top ten da contare molto più di una prima posizione e via. E alla fine in tutto il mondo ha incassato 368 milioni di dollari.
Napoleon Dynamite - Se Little Miss Sunshine è bizzarro, Napoleon Dynamite è a dir poco fuori di testa. Eppure, nonostante il protagonista improbabile interpretato da Jon Heder trasudi disagio da tutti i pori, a sorpresa il film si è guadagnato un seguito di culto e ha incamerato quasi 50 milioni di dollari a fronte di una spesa di 400mila.
Memento - Quando "Christopher Nolan non era ancora Christopher Nolan", in pochi avrebbero scommesso sul successo commerciale di questo noir cervellotico. E infatti nonostante le opinioni più che positive ai festival in cui era stato presentato, il film in principio faticò a trovare un distributore negli USA. Ma alla lunga Nolan fu premiato, portando a casa 40 inaspettati milioni di dollari.
Fahrenheit 9/11 - È difficile che un documentario riesca a guadagnare più di tanto al botteghino, semplicemente perché si tratta di un genere non propriamente amato dal grande pubblico e perché è vissuto da molti come adatto a una visione casalinga. Eppure, grazie al clamore provocato, il battagliero Michael Moore riuscì a incassare 220 milioni di dollari dopo averne spesi 6.
Paranormal Activity - La dimostrazione che l'espediente sopracitato del found footage continua a pagare, a fronte dei costi spesso ridicoli di queste produzioni. 15mila dollari di spesa e quasi 200 di incasso. E sì che in principio alla Paramount pensavano sarebbe stato un flop perché agli screen test la gente usciva prima della fine... ma in realtà non se ne andavano disgustati, bensì terrorizzati!
Juno - Un'altra commedia indie, in questo caso arrivata fino agli Academy Awards con la vittoria dell'Oscar per la Miglior sceneggiatura originale. Al suo primo film, Jason Reitman incamerò circa 230 milioni di dollari dopo averne spesi 7 in fase di produzione.
District 9 - Nonostante il cast semisconosciuto e lo scarso appeal degli "alieni-gamberoni", contro ogni pronostico il film del regista sudafricano Neill Blomkamp è diventato un successo mondiale. Merito anche di un'azzeccata campagna di viral marketing?
La marcia dei pinguini - Se già è difficile per un documentario fare grandi incassi al cinema, figurarsi per un documentario... sui pinguini! Che per carità, saranno simpatici e tutto quanto, ma non sono propriamente emozionanti come un alieno o un serial killer. Chi ad esempio avrebbe mai immaginato, nonostante la vittoria agli Oscar, che La marcia dei pinguini (costo 7 milioni) sarebbe diventato un uovo d'oro da quasi 130 milioni di dollari?
Solo alcuni esempi di quello che può fare una sorpresa da botteghino, ma un'ottima indicazione per chi si cimenterà con Cinema Box Office, il nuovo Fantagioco di Sky.it in cui bisogna indovinare i maggiori incassi cinematografici della settimana, che sarà disponibile a brevissimo. In attesa di poter giocare, traete ispirazione da questi film... chissà che non vi serva per azzeccare il prossimo fenomeno del box office!