Sapore di te, gli anni '80 secondo i Fratelli Vanzina
CinemaA distanza di 30 anni dall’uscita di Sapore di Mare, Carlo Vanzina torna a Forte dei Marmi per raccontare le estati della prima metà degli anni ottanta. Nel cast Vincenzo Salemme, Maurizio Mattioli, Nancy Brilli, Serena Autieri, Giorgio Pasotti e Martina Stella. In prima visione, su Sky Cinema 1, lunedì 13 luglio alle 21.10
A più trenta anni da Sapore di mare, film cult dei Vanzina (fu quello che segnò il loro successo con un incasso di 10 miliardi di lire), arriva, ora su Sky Cinema 1, in prima visione, lunedì 13 luglio alle 21.10 Sapore di te, una rivisitazione ambientata, non a caso, negli anni Ottanta, periodo chiave per i due fratelli e comunque gli ultimi in cui ''esistevano ancora ottimismo e romanticismo''. <br><br>I Vanzina tornano, quindi, a Forte dei Marmi attraverso il racconto di due estati (quelle del 1983 e del 1984) che rendono uno spaccato della società italiana di allora, fatta di craxismo, i primi gemiti di mani pulite, ma anche della Thatcher e dell'imminente caduta del muro di Berlino. Tanti protagonisti. Ci sono Luca (Eugenio Franceschini) e Chicco (Matteo Leoni), due compagni d’università, che si innamorano della stessa ragazza. C’è la famiglia Proietti, con Alberto tifoso romanista (uno strepitoso Maurizio Mattioli), sua moglie Elena (Nancy Brilli) e la figlia diciassettenne Rossella (Katy Saunders) che diventa oggetto della corte di Luca e Chicco. C’è poi il ministro De Marco (Vincenzo Salemme), socialista napoletano fedifrago e casinaro, innamora dall'ingenua Daniela, piena di sentimenti nonostante sia una giovane soubrette di Drive In. <br><br>E, sempre all'interno di questa commedia legger-sentimentale, troviamo i caratteri di sempre come, ad esempio, il bagnino Renato (Renato Conticini), che seduce le giovani straniere specie se bionde.<br><br>''Trenta anni fa – ha detto al momento del lancio del film Carlo Vanzina - con Sapore di mare è decollata la nostra carriera che ha cambiato le nostre vite. A un certo punto ci siamo resi conto che erano passati da allora trenta anni. Ma rispetto a quel film nato di getto da una nostra emozione, questa volta abbiamo fatto un lungometraggio più maturo ambientato in un'epoca, come appunto gli anni Ottanta, in cui c'era ancora vento di ottimismo''. Gli fa eco Enrico Vanzina: ''C’è' un bel tasso di romanticismo e sentimenti in questo nostro lavoro e speriamo che i giovani italiani di oggi possano apprezzare un film così ottimista in un momento, come oggi, in piena crisi''.