I delitti del BarLume, Enrica Guidi racconta i turbamenti di Tiziana

Cinema


E' l'ipnotizzante cameriera Tiziana de I Delitti del Barlume. Nella vita di tutti i giorni è Enrica Guidi. La vedremo lunedì 18 alle ore 21.10 ne La briscola in cinque. Nell'attesa la abbiamo intervistata.

di Fabrizio Basso

E' la cameriera dei desideri. Quella che pur di chiamarla al tavolo va bene il caffè anche a mezzanotte e anche se poi passi la notte in bianco per la caffeina. Enrica Guidi torna ne I Delitti del BarlLume con un ruolo ancora più forte, perché nelle nuove storie la cameriera è più donna, più matura ancora più sensuale e dà il suo contributo alle indagini. Aspettando di vederla lunedì 18 su Sky Cinema 1HD alle ore 21.10 in La briscola in cinque (tratto dall'omonimo romanzo di Marco Malvaldi edito da Sellerio) la abbiamo intervistata.

Il suo ruolo è evoluto.

Mi sono trovata a mia insaputa più protagonista, hanno deciso di mettere in risalto oltre la bellezza anche la bravura, come dovrebbe sempre essere.
In cosa si nota di più?
Una crescita femminile di donna, partecipo di più alla risoluzione del caso.
Lo sapeva o è stata una sorpresa?
L’ho scoperto leggendo il copione ed è stato stimolante, è stato il mio primo ruolo importante.
Che differenza c’è tra un film unico e storie come I Delitti del BarLume?
Rispetto a un film che inizia e finisce la serie ti permette di modificare il personaggio e si può crescere insieme.
Col commissario Fusco (Lucia Mascino) vi contendete il “barrista” Filippo Timi: quanto siete rivali?
Pineta, il luogo immaginario dove si svolgono le storie de I Delitti del BarLume, è un po’ all’antica e anche Tiziana, il mio personaggio, lo è.
Che differenza c’è tra Enrica e Tiziana?
Tiziana ha un matrimonio, poi divorzia, io ho cercato di darle il trasporto e il sentimento che ha chi cerca di lottare con i suoi sogni e desideri, è una femmina di provincia, molto rosa. Lei cresciuta con le Barbie, io a calcetto e rally con i motorini. La famiglia non è, per ora, una mia priorità, per lei si.
Il cinema è finzione o anche spaccato di quotidianità?
Nel cinema vivi aspetti della vita quotidiana, la gelosia ad esempio. Quella che sfodera Tiziana quando capisce che Massimo è stato con la commissaria.
Istintiva o razionale, Enrica?
Mi piace parlare di intuito femminile, che è anche ascoltarsi. Tante risposte verrebbero più immediate se si frenasse la mente. Io mi sono vissuta Tiziana con le sue debolezze e i suoi punti di forza e il suo essere umano. Anche io posso essere gelosa, con voglia di amare. Sotto questo punto di vista siamo in sintonia.
Ci parli di Massimo/Timi.
E’ un ex matematico che si apre un bar: ha un vissuto importante. Decide di cambiare percorso, è reduce da un matrimonio, ha paura di fare altri errori , è frenato.
Ma lei e la Fusco lo mettete a nudo…
Forse dipende anche dal fatto che le riprese le abbiamo fatte in estate.
Che c’entra?
L’estate scioglie la coltre di ghiaccio del cuore.
Chi è Enrica Guidi?
Sono laureata in scienze motorie e poi ho deciso che non è quello che voglio fare. Sono andata a Roma a insegnare educazione fisica e nuoto e poi ho scelto di fare l’attrice .
Basta sport?
Mi piace come benessere, cammino e non lascio la macchina più vicina possibile alla destinazione.
Si descriva.
Ho una forte razionalità e un forte istino, difficile mediare. Col tempo la priorità va al cuore, ovvero a quello che mi fa stare bene. Sono una inquieta, credo nella pace dell’amore in tutti i sensi, non solo in termini di coppia. L’amore pacifica con se stessi e col mondo.
Come sdrammatizza la vita?
La risata vale di più di perdersi nei pensieri. E mi godo il presente.
Un ruolo che vorrebbe interpretare?
Vorrei osare e azzardare, un killer, una carcerata frustrata e frustata, una innamorata persa, una bisex, mi piace conoscermi e divertirmi, affrontare ruoli estremi.
 

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